Reggio Emilia - Palazzo Terracini [sic]
Reggio nell'Emilia - Palazzo Sacrati: facciata e veduta parziale del cortile dopo i restauri

negativo insieme, ca 1930 - ca 1930
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

Insieme composto da 2 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente. All'interno delle buste sono conservate schedine dattiloscritte con le stesse indicazioni

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Architettura residenziale - Palazzi - Interni - Cortili - Restauri
    Italia - Emilia-Romagna - Reggio nell'Emilia - Palazzo Sacrati Fontanelli
    Elementi architettonici - Facciate - Portici - Finestre - Bifore
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’architettura quattrocentesca di palazzo Sacrati fu sottoposta a restauro tra 1928 e 1929. Nell’occasione furono sostituite le colonne del porticato esterno, pur mantenendo i capitelli originali, vennero rifatte le ghiere e i piedritti delle finestre e del portale, murando all’interno dell’atrio i resti di quelli antichi. Inoltre sotto lo spiovente del tetto fu realizzato un fregio ad opera di Luigi Sabbioni Bonfatti di Sabbioneta su traccia di un frammento decorativo allora ancora visibile nella parte opposta del palazzo. Le due immagini (che sembrano essere riproduzioni da positivo) mostrano il palazzo dopo questi interventi. L'Archivio Storico SABAP di Bologna (STORICO I - RE M 88) conserva tutta la documentazione relativa a questo controverso intervento. Il geometra Eugenio Terrachini (indicato come Terracini nei pergamini originali) era proprietario di svariati immobili storici nel centro di Reggio Emilia. Già nel 1916 egli indirizza al Soprintendente Luigi Corsini un dettagliato progetto che indicava tutte le fasi del ripristino: dalla sostituzione delle colonne alla ripresa del fregio dipinto sotto al cornicione. Corsini richiede l'autorizzazione ministeriale già nel marzo 1917, dopo avere consultato la Commissione Conservatrice (non concorde all’unanimità) e il suo presidente Naborre Campanini. Bisogna attendere il 1926 per trovare nuove notizie circa i lavori, partiti in sordina e senza autorizzazioni, su segnalazione di Otello Siliprandi, Ispettore Onorario per i Monumenti. Questo implicherà un successivo controllo costante da parte dei funzionari della Soprintendenza sui lavori probabilmente terminati alla fine del 1929. Anche lo stesso Corsini si recherà più volte a Reggio per seguire il restauro. Le immagini in esame mostrano chiaramente le tracce delle finestre originali murate all'interno dell'atrio d'ingresso al cortile (N_000988) e la facciata completamente ripristinata e coronata dal fregio dipinto (N_000990), sono da collocarsi pertanto a lavori ultimati, attorno al 1930
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641318
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000988; N_000990
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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