Maestro del Dossale di Reggio - Dossale con Incredulità di San Tommaso e santi
negativo servizio,
ca 1935 - ca 1935
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Maestro Del Dossale Di Reggio (attivo Primo Quarto Sec Xiv)
attivo primo quarto sec XIV
All'interno dei pergamini originali sono state rinvenute schede inventariali dattiloscritte che riportano gli stessi dati e definiscono il servizio dalla lastra 5452 a 5455 (4)
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Pittura - Polittici - Dossali
Italia - Emilia-Romagna - Reggio nell'Emilia - Musei Civici - Galleria Antonio Fontanesi
Iconografia cristiana; ;
Pittori - Italia - Sec. 14. - Maestro del Dossale di Reggio
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
Maestro Del Dossale Di Reggio (attivo Primo Quarto Sec Xiv): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dossale conservato presso la Galleria Fontanesi di Reggio Emilia ha avuto un lungo percorso attributivo, a partire dal Malaguzzi Valeri che nel 1903 individua in Bartolomeo e Jacopino da Reggio gli artefici dell'opera riconosciuta come "Noli me tangere". Malaguzzi identifica erroneamente i due autori come gli omonimi fratelli Maineri, attivi a Reggio nella seconda metà del Quattrocento. Questi nomi compaiono nei pergamini originali, (Maineri è indicato, ma cancellato, nella scheda inventariale allegata alla lastra). Nel 1935 Cesare Brandi anticiperà di oltre un secolo le date di realizzazione ed esporrà il dipinto alla mostra sulla Pittura Riminese del Trecento, inserendolo in quest'ambito di produzione e avvicinandolo a Giuliano o Neri da Rimini. In seguito Carlo Volpe lo assegnerà all'area padana-ferrarese (con riferimento al Maestro di S.Antonio in Polesine). Come "polittico riminese" viene indicato in una relazione inviata dal restauratore della Soprintendenza alle Gallerie di Modena e Reggio Emilia a Mario Degani, direttore dei Musei Civici nel secondo dopoguerra. Il documento è datato 30 marzo 1955 ed è relativo ad una perizia conservativa. Già nel 1954 il dossale era stato richiesto in restituzione dall'Ospedale di Santa Maria Nuova, proprietaria dell'opera in deposito presso il Museo, al fine di realizzare una propria Pinacoteca. Questo fu causa di grande preoccupazione per il direttore che vedeva diminuire il patrimonio museale e che cercò in ogni modo di ostacolare il trasferimento. Nel febbraio del 1955 il direttore dell'Ospedale scrive nuovamente a Degani per richiedere il dossale in occasione di una mostra da tenersi nel Palazzo del Popolo: il timore è che dopo il trasferimento l'opera, in deposito dal 1876, non sarà più ricollocata in Pinacoteca. Per prendere tempo si insiste sul fatto che il dipinto non è trasportabile. Il realtà la perizia del restauratore indica la presenza sulla tavola "di una fenditura longitudinale a metà circa del dipinto", questo non impedisce il suo trasporto nel luogo dell'esposizione ma implica un intervento di consolidamento in tempi brevi. Le immagini in esame, anonime e non datate, mostrano con evidenza la fessurazione di cui sopra e potrebbero collocarsi contestualmente all'evento espositivo (la mostra fu inaugurata il 17 maggio 1955). L'attribuzione e la titolazione sul pergamino ci riportano però ad un'epoca molto precedente, anteriore al 1935. Si circoscrive pertanto un arco cronologico di produzione vicino a questa data non avendo elementi ulteriori di riferimento
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641258
- NUMERO D'INVENTARIO da N_001003 a N_001005; N_001009
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0