Bologna - Chiesa di S.Cecilia - Interno - opere di blindamento per la protezione antiaerea
negativo,
1940/08 - 1940/08
Achille Villani (studio)
1914-1945
Lastra singola, originariamente contenuta in pergamino: tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Protezione - Difesa antiaerea - 2 Guerra Mondiale
Architettura religiosa - Chiese - Oratori
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Oratorio di Santa Cecilia
Pittura - Affreschi - Cicli pittorici - Decorazioni
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Achille Villani (studio): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo un lungo periodo di incuria l'oratorio di Santa Cecilia subì un intervento di restauro a partire dal 1930, quando il pittore Achille Casanova recuperò la volta con tracce decorative a fogliami (ben visibili nell'immagine). Con l'avvento del secondo conflitto mondiale, memore di una guerra ancora recente, la Direzione Generale Antichità e Belle Arti, attraverso un piano organico di difesa e protezione degli edifici monumentali, diede indicazione agli organismi periferici di redigere liste di monumenti da salvaguardare e proteggere in vista dei bombardamenti aerei. Le ristrettezze di mezzi costrinsero le Soprintendenze a operare una selezione, vennero preparati progetti per ogni opera da mettere in sicurezza con allegate fotografie che sarebbero risultate utili in caso di ricostruzione, e furono inviati al Ministero nella seconda metà del 1939. Grazie a uno sforzo congiunto di mano d'opera e vigilanza le blindature furono concluse nel mese di giugno 1940, con l'utilizzo di legname, cartone catramato, sabbia, carta, tela e lana di vetro. L'oratorio di Santa Cecilia era nell'elenco delle opere da tutelare e l'immagine ci mostra la copertura completa degli affreschi con le barriere a protezione di macerie e schegge, l'ossatura in legno ben puntellata che contiene uno strato di lana di vetro. La datazione presente sul pergamino - agosto 1940 - è pertinente e la ripresa si configura come parte di una documentazione a tappeto del lavoro svolto, curata dallo studio fotografico di Achille Villani
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641252
- NUMERO D'INVENTARIO N_001889
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul recto del pergamino - R.SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA// MOBILE....SCAF....N....INVENT.N.....LUOGO:....MONUMENTO:.....STAMPE N......OSSERVAZIONI - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0