Palazzo Reggiani demolito per l'erezione della Casa del Fascio in Via Emilia

negativo insieme, ca 1933 - ca 1933
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

All'interno dei pergamini originali sono state rinvenute schede inventariali dattiloscritte che individuano il soggetto come: "Palazzo Reggiani/ Demolito per l'erezione della Casa del Fascio in Via Emilia"

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Imola - Casa Reggiani
    Architettura civile - Palazzi - Case
    Vedute urbane - Centri storici - Strade
    Elementi architettonici - Facciate - Portici - Finestre
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla Via Emilia, all'angolo con Via di San Pietro (XX Settembre), sorgeva Casa Cerchiari. Il proprietario, Gioacchino Cerchiari, già dal primo Ottocento vi aveva istallato uno stabilimento per la produzione di rosolio e acquavite. Dopo numerosi passaggi di proprietà l'edificio fu acquistato nel 1901 da un bolognese, l'avvocato Lorenzo Reggiani. Alla sua morte la casa passò al nipote. All'angolo con la Via San Pietro dal 1890 stava l'orefice Pasotti (l'insegna è ben visibile nelle due riprese di scorcio N_002292 e N_002293). Alla fine degli anni Venti si stava profilando l'idea di costruire proprio in corrispondenza di quell'area il Centro Cittadino e la Casa del Fascio. Ne doveva nascere una costruzione a destinazione mista (uffici pubblici, terziario e abitativo) che sarebbe diventato "nuovo rilevante elemento morfologico del centro cittadino" (Bernabei, Gresleri 1980). Casa Reggiani subì gravi danni e lesioni a causa degi scavi già intrapresi per il progetto e il proprietario fu costretto a vendere alla fine di luglio 1934. L'edificio fu demolito e vi trovò spazio il nuovo edificio in stile fascista, su disegno di Adriano Marabini. Le immagini in esame non si possono considerare un vero servizio, in quanto certamente le prime due sono state realizzate a distanza di tempo l'una dall'altra, ma probabilmente tutte si collocano nel 1933, a ridosso dell'esproprio e della distruzione. Lo confermano i manifesti affissi al muro laterale: il film "Il delitto di Clara Deane" esce nel 1932 e viene distribuito in Italia successivamente, ma un secondo manifesto offre un'indicazione più precisa poiché pubblicizza Il Palio di San Giorgio a Ferrara, in occasione del centenario ariosteo, che si svolse il 4 giugno 1933. Nella prima ripresa è ben visibile il fianco del palazzo (N_002292) mentre nella seconda, più distante, l'edificio si inserisce nella fuga prospettica della via (N_002293). Un dettaglio della finestra con balconcino in ferro battuto conclude l'insieme (N_002294)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641244
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002292 a N_002294
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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