Bologna. Palazzo Acquaderni dopo il bombardamento del 1944

negativo servizio, post 1944/01/29 - ca 1944/09/27

L'insieme è costituito da 2 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Acquaderni
    Architettura civile - Palazzi - Facciate - Portici - Interno - Lapidi - Iscrizioni
    Architetti - Italia - sec. 16. - Ambito emiliano romagnolo
    Architettura - Seconda Guerra Mondiale - Danni di guerra - 1944
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra il settembre del 1943 e l'aprile del 1945 su Bologna ci furono 41 incursioni aeree che distrussero completamente 1.236 fabbricati, ne danneggiarono seriamente 1.470 e ne lesionarono altri 2.445. Sin dalle prime tragiche ore dopo i nefasti accadimenti, come racconta il soprintendente, si poté iniziare la triste opera di ricognizione dei danni. La Soprintendenza ai Monumenti guidata da Alfredo Barbacci e il Genio Civile si impegnarono fin da subito nella ricognizione dei danni subiti dai monumenti cittadini, avvalendosi dell'aiuto degli studi fotografici più attivi in quegli anni, che realizzarono vere e proprie campagne di censimento della condizione in cui versava la città. Cosi come documentano le lastre di proprietà della Soprintendenza, di cui stiamo ricostruendo la storia, i fotografi cittadini furono impegnati in una metodica campagna di rilevamento dei danni subiti e nella documentazione delle complesse fasi della ricostruzione. L'arco cronologico di riferimento è stato desunto dall'analisi della ricostruzione dei bombardamenti che hanno coinvolto Strada Maggiore, che venne bombardata, per la prima volta il 29 gennaio 1944, datazione accettata come post quem, il 24 agosto, il 12 settembre e il 27 dello stesso mese, datazione che circoscrive l'arco cronologico dello scatto. La lapide commemorativa, apposta sulla facciata, riporta la seguente iscrizione: "GIOVANNI ACQUADERNI FONDATORE DAL MDCCCLXVIII CON MARIO FANI DELLA SOCIETÀ DELLA GIOVENTU' CATTOLICA ITALIANA DA QUESTA CASA ATTRAVERSO ASPRE LOTTE FORTEMENTE E SERENAMENTE SOSTENUTE INSPIRANDOSI AL TRIPLICE AMORE DI DIO DEL PAPA DEL POPOLO PENSÓ E VOLLE ANIMÓ E DIRESSE QUEL MOVIMENTO CHE CON LA PREGHIERA L'AZIONE IL SACRIFICIO DOVEVA SEGNARE LA RINNOVAZIONE DELLA PATRIA.// A PERENNE MEMORIA A TESTIMONIO DI GRATITUDINE ALL'UOMO BENEMERITO NELLA RICORRENZA CINQUANTENARIA DELLA SOCIETÁ IL CONSIGLIO SUPERIORE I CIRCOLI DI TUTTA ITALIA PP." La casa bombardata, definita Palazzo Acquaderni, era sede della tipografia "Felsinea", situata dapprima in via Usberti 696 (attuale n.8) e poi in strada Maggiore 206 (attuale n.94), dove Giovanni Acquaderni trasferì la sua attività nel 1914 ca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641029
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001709; N_001710
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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