(Bologna) [SIC!] Castello di Vignola (Mattina)

positivo album, ca 1892 - ca 1893

L'albumina è incollata al recto della carta entro una cornice filettata dorata. Nella parte inferiore del supporto secondario è manoscritto ad inchiostro seppia il titolo proprio dell'immagine superiore. All'angolo inferiore destro delle carte è stampata a lettere dorate l'indicazione di responsabilità del fotografo

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Architettura - Castelli - Rocche - Fortificazioni
    Italia - Emilia Romagna - Vignola - Rocca
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Cassarini, Alessandro: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La rocca di Vignola, che anticipa l’antico nucleo abitativo rispetto alla strada che giunge da Bologna, venne eretta su uno sperone d’arenaria appena sorpassato il guado del Panaro. Le prime tre immagini della fortezza, presenti nell’album in oggetto, privilegiano i lati sud ed est visibili da tale direttrice; la quarta ed ultima immagine mostra piuttosto il prospetto nord. Fondato nel XII secolo, il castello dalla poderosa mole quadrilatera su cinque piani e torri angolari, appartenne alla famiglia Este, a quella dei Contrari ed ai Boncompagni (fra i diversi ambienti decorati con dipinti murari, spicca la Cappella, gioiello del gotico internazionale). Presso la biblioteca dell’ex Soprintendenza ai Beni Architettonici di Bologna (attualmente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) si conservano due album del fotografo dilettante Alessandro Cassarini. E’ possibile ripercorrere la via di acquisizione di tali beni tramite il carteggio conservato nel faldone 65 dell’archivio vecchio (ubicato presso i locali di deposito della cantina). Gli album furono oggetto di una complessa trattativa avvenuta nel biennio 1893-1894 tra lo stesso autore ed il primo direttore dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia (ente da cui nacque la Soprintendenza ai Monumenti di Bologna), Raffaele Faccioli (1836-1914). Il primo volume, privo di titolo proprio, raccoglie immagini delle rocche della provincia parmense (inv. A_000001), mentre il secondo “Rocche e Rocce” comprende un territorio ben più ampio dall’Emilia al Montefeltro, sino ad incursioni in ambito toscano (inv. A_000002). Le stampe positive sono databili indicativamente tra il 1892 ed il 1893, anno in cui vennero presentate all'Esposizione Nazionale Fotografica di Torino. Nel dicembre del 1893 i volumi dovevano già trovarsi presso l'Ufficio Regionale di Bologna, in via Belle Arti 52 (lettera di Cassarini del 22 gennaio 1894), anche se il saldo di pagamento avvenne soltanto nell'aprile successivo (lettera del 17 aprile 1894 del Ministero della Pubblica Istruzione a Faccioli in cui viene confermato l'avvenuto compenso). L’album in oggetto “Rocche e Rocce” raccoglie 67 stampe dei castelli compresi in un ampio territorio che va dall’Emilia alla Toscana, dalla Romagna al Montefeltro sino alla Repubblica di San Marino. Si principia con la provincia bolognese rappresentata da Palazzo de’ Rossi di Pontecchio Marconi e dal Castello di San Martino in Soverzano, per passare a quella ferrarese con Cento e rientrare quindi in territorio felsineo con il borgo appenninico di Castiglione dei Pepoli, luogo natale di Cassarini, procedendo poi con le emergenze di Castel del Rio e le tre rocche sforzesche di Dozza, Imola e Bagnara di Romagna, già in ambito ravennate. Segue la grande cesura dell’entroterra riminese con la Valmarecchia ed il Montefeltro: San Marino, Torriana con Scorticata, Saiano e Montebello, quindi San Leo, Maioletto e Pennabilli, repertorio chiuso dall’unica immagine di sola documentazione paesaggistico-naturalistica del Sasso Simone (oggi tra le province di Arezzo e Pesaro-Urbino). Si prosegue idealmente da Castiglione dei Pepoli verso il valico che porta alla Toscana (attuale provincia di Prato) con la badia di Montepiano e la rocca di Cerbaia. Si passa quindi al modenese con Vignola, Guiglia e Montegibbio, poi al reggiano con Castellarano, Scandiano, Canossa e Rossena; l’ultima immagine è dell’unico castello parmense della raccolta: Montechiarugolo. La sequenza sviluppata per ogni rocca, ove la concatenazione articolata in più immagini lo permette, va dal generale al particolare, prevedendo dapprima ampie vedute panoramiche (a volte riprese da più punti di vista), poi inquadrature di singoli elementi strutturali di interesse (non sono comprese immagini di interni a differenza dell’altro album Cassarini dedicato esclusivamente alla provincia di Parma)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640528-44
  • NUMERO D'INVENTARIO A_000002_44
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI carta: sotto il fototipo - (Bologna) [SIC!] Castello di Vignola (Mattina) -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA faldone documentario (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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