Veduta del Pluteo di Traiano raffigurante il sacrificio dei suovetaurilia nel Foro Romano
positivo,
post 1851 - ca 1880
Anonimo Seconda Metà Sec Xix (attivo Seconda Metà Sec Xix)
attivo seconda metà sec. XIX
Positivo sciolto, privo di supporto secondario, inserito ai quattro angoli negli appositi tagli predisposti sulla pagina. In precedenza doveva essere incollato su un supporto secondario
- OGGETTO positivo
-
SOGGETTO
Religione romana - Pratiche rituali - Festa sacrificale - Suovetaurilia
Archeologia classica - Plutei
Lazio - Roma - Foro Romano - Pluteo di Traiano
-
MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
-
ATTRIBUZIONI
Anonimo Seconda Metà Sec Xix (attivo Seconda Metà Sec Xix): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo appartiene all'album Faccioli ed è inserito in una sezione relativa a Roma. L'immagine mostra uno dei Plutei o anaglifi di Traiano rinvenuti al centro della piazza del Foro e riadoperati in una costruzione di bassi tempi (BIBH: FACB237, p. 24). Si ritiene che prima fossero collocati sui fianchi della tribuna dei rostri, ma non vi sono prove che confermino tale tesi (BIBH: id.). Il pluteo in esame mostra la raffigurazione dei tre animali del sacrificio solenne di tre animali il maiale (sus), la pecora (ovis), il toro (taurus) da cui il nome Suovetaurilia, ornati di corone e di bende (BIBH: id.). È stato possibile reperire la lastra al collodio da cui è stato tratto il positivo in esame (BIBH: FACB234). Tale negativo fa parte del Fondo Cugnoni che è stato acquisito dal Gabinetto Fotografico nel 1913. Nella scheda relativa al negativo non viene specificato il nome dell’autore, mentre dalla scheda relativa al Fondo apprendiamo che Valerio Cugnoni sembra sia stato colui che collezionò immagini ai altri fotografi che erano attivi a Roma tra il 1860 ed il 1900 circa (BIBH: FACB236). La datazione è stata attribuita in base all’arco temporale in cui è stata utilizzata tale tecnica di ripresa. Il fondo Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-430
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/1060
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul supporto primario: verso, a sinistra - "159" sopra "168" -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0