Chiesa di/ S. Vincenzo/ di Modena

negativo, (?) 1944 - (?) 1956

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta una mascheratura in carta nera che percorre tutto il perimetro del lato emulsione. La lastra in esame è inoltre la riproduzione di un positivo

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Secc. XVII-XVIII
    Italia - Emilia Romagna - Modena - Chiesa di San Vincenzo
    Architetti - Italia - Sec. XVII - Avanzini, Bartolomeo
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto della riproduzione da positivo documenta l'interno della chiesa modenese di San Vincenzo dei teatini (riedificata, sulla basi di una duecentesca costruzione, nel XVII secolo, la facciata venne conclusa solo dopo la metà del secolo successivo, nel 1761), quando ancora mostrava il suo aspetto originario, prima del disastroso bombardamento del maggio del 1944 che ne compromise la zona absidale e la cupola, in seguito ricostruite. Il positivo originale è posteriore al 1908, quando fu rifatto il pavimento dell'aula longitudinale, già in essere nella ripresa (l'immagine è pubblicata in La chiesa di San Vincenzo di Modena, 2001, p. 19, vedi BIB). Nel cantiere dei chierici regolari intervenne, tra gli altri, l'architetto romano di corte degli Este, Bartolomeo Avanzini (il suo impegno è individuabile principalmente nell'interno). Fulcro prospettico del presbiterio è il tabernacolo a froma di tempietto di Tommaso Loraghi, su disegno dello stesso Avanzini, recuperato e restaurato dopo le distruzioni belliche (restauro di Alessio Quartieri del 1954) . Le decorazioni delle pareti ad affresco e degli stucchi si devono all'opera congiunta di Sebastiano Sansoni (o Sansone) e Sigismondo Caula (1637 - 1724). La riproduzione, probabilmente utilizzata come materiale documentario per il ripistino dell'interno, fu effettuata forse nel dopoguerra, in occasione della ricostruzione. Dopo una fase iniziale di progettazione del restauro nel biennio 1946-1947, si passò agli interventi di demolizione e riedificazione muraria, eseguiti a partire dal 1948 sino al completamento dei lavori avvenuto del 1956 (vedi BIB, Corradini 2001, pp. 306-313, cronologia dei lavori di restauro). Si segnala che nell'estate 2014 il dipinto raffigurante la Vergine con i santi Giovanni evangelista e Gregorio taumaturgo, opera del Guercino maturo, è stata trafugata dalla chiesa di San Vincenzo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634307
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000419
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - CLIENTE/ OGGETTO Piazza S. Giovanni in Monte/ OSSERVAZIONI/ STAMPE N./ CONSEGNA IL -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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