Carpi (Modena)/ La Sagra - absidi dall'esterno

negativo, 1919 - 1919

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Si segnala la presenza di un'etichetta incollata nel lato vetro che riporta il precedente inventario (angolo inferiore destro), oltre alle impronte del portalastre (visibili soprattutto nell'originale). All'interno della busta pergamina è stata rintracciata la relativa schedina inventariale che aggiunge, rispetto alle notizie del pergamino, informazioni riguardo l'autorialità e la cronologia

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Carpi - Pieve di Santa Maria in Castello, detta Sagra
    Architettura - Chiese - Pievi - Absidi - Sec. XII - Restauro
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Studio Fotografico Orlandini (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La schedina inventariale rintracciata in allegato alla presente lastra si riferisce anche ai fototipi N_000828 (riproduzione da stampa positiva) e N_000830, attribuendo i tre negativi alla partenità dello studio Orlandini, ditta di fotografi modenesi che li dovette realizzare nel 1919 (indicazione ricavata della medesima documentazione). La stessa schedina fotocopiata era inoltre conservata assieme a N_000830. Dalla documentazione esistente le tre lastre N_000828, N_000829 e N_000830, che riprendono la parte absidale della cosidetta Sagra di Carpi, prima (N_000828) e dopo il restauro (N_000829 e N_000830), dovettero essere compiute in una medesima occasione, ben oltre i lavori che interessarono il ripristino della porzione terminale della chiesa, compiuti tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo seguente. Fautore di diversi interventi che si susseguirono nella seconda metà del XIX secolo (anni Ottanta-Novanta), l'ingegnere Achille Sammarini (1827-1899), presidente della locale commissione di storia patria, intervenne eliminando le superfetazioni moderne sia rinascimentali, sia barocche, nel tentativo di restituire l'originaria facies romanica. Raffaele Faccioli (1836-1914), direttore dell'Ufficio regionale per la Conservazione dei Monumenti dell'Emilia, diede notizia del progetto presentato dallo stesso ente in accordo con il comune di Carpi nella seconda relazione dedicata ai lavori dell'Ufficio (1901, vedi BIB); il progetto verteva sull'intenzione di isolare il corpo della chiesa dal campanile per ripristinare la nave minore meridionale destra, tramite demolizioni che permettessero la messa in luce del fianco laterale rivolto a sud. Nella relazione sono elencati, inoltre, tra gli interventi già operati, il ritrovamento dell'antico zoccolo e delle tracce delle absidi minori. In particolare l'abside destra venne ricostruita all'inizio del Novecento, in seguito all'individuazione negli scavi del 1898 delle fondamenta semicircolari nella parte terminale della navata di mezzogiorno. Il fototipo N_000828, riproduzione da positivo, documenta tale situazione: sotto il livello del terreno sono emerse le fondazioni dell'abside laterale; le altre due lastre mostrano invece la situazione a restauro concluso, con la riedificazione della mura semicircolari sul perimetro ritrovato in seguito ai sondaggi. Lo Studio fotografico Orlandini fu il più importante e il più longevo tra gli atelier fotografici modenesi. Viene aperto intorno al 1878 da Pellegrino (che in precedenza aveva esercitato l'attività di fotografo a Correggio e Sassuolo) a cui succede il figlio Umberto e infine il nipote Carlo, fino al 1980. La prima carta intestata con l'indirizzo "via Bagni 19, palazzo Contessa Stoffi", risale al 1885. Nello stesso periodo il figlio primogenito di Pellegrino, Enrico, comincia a collaborare attivamente col padre che cambierà l'intestazione dello Studio in "Pellegrino Orlandini e Figlio". Nel 1894 il figlio minore Umberto, a soli quindici anni, inizia a collaborare in modo continuativo all’attività dell’impresa famigliare e la ragione sociale viene nuovamente mutata in "P. Orlandini e Figli". Nel 1899, grazie ad una foto di Umberto, la ditta riceve una medaglia al secondo Congresso Fotografico di Firenze e da allora si chiamerà "Premiata Fotografia P. Orlandini e Figli". Il salto di qualità ormai evidente dello studio, è sottolineato dall'inaugurazione il 31 maggio 1902, della nuova sede in via Castellaro. Nel 1903 Pellegrino è colto da paralisi e, pur conservando la qualifica di proprietario, lascia di fatto, la gestione ai figli Enrico e Umberto che manterranno l'intestazione "P. Orlandini e Figli" anche dopo la sua morte avvenuta nel 1910, quando lo studio conta già ben nove dipendenti. Mentre Enrico lascerà poche tracce della sua opera (muore nel 1921), è Umberto la personalità più elevata dello Studio che raggiunge sotto la sua guida il massimo splendore (anche con l'introduzione dell'attività editoriale che ne farà mutare l'intestazione in "Regia Fotografia Editrice Cav. Uff. Umberto Orlandini"). Umberto muore nel 1931 e lascia ai figli Carlo e Claudio la pesante eredità dell'atelier fotografico più prestigioso della città. Dopo la prematura scomparsa di Claudio, Carlo proseguirà da solo l'attività di fotografo titolare dello Studio (che mantiene l'intestazione del padre Umberto) per quasi mezzo secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634231
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000829
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ MOBILE C [cantellato A] SCAF. I [cancellato II] N. 42/ INVENTARIO N. 2561/ LUOGO Carpi (Modena)/ MONUMENTO La Sagra - absidi dall'esterno/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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