Bologna - Via U. Bassi/ Hotel Brun/ lavori di smontaggio del 1° e 2°/ ordine del portico
Ricostruzione del loggiato di Palazzo Ghisilieri a Bologna distrutto dai bombardamenti (12 lastre)

negativo servizio, 1955/01/00 - 1955/01/00

Il servizio fotografico è costituito da 12 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 3 orizzontali (N_000374, N_000386, N_000394) e le restanti 9 verticali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si mantengono ora separatamente in una scatola. Le 12 lastre presentano sul lato emulsione una mascheratura in carta nera (N_000374: lato superiore e inferiore; N_000375: lato destro; N_000385: lato destro; N_000386: lato inferiore; N_000387: margini laterali; N_000392: lato destro; N_000393: lato destro; N_000394: lati superiore e inferiore; N_000395: margini laterali; N_000396: lato destro; N_000397: margini laterali; N_000398: lato destro)

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Restauri - Ricostruzione postbellica - Bombardamenti aerei - Danni di guerra
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Ghisilieri - Già Hotel Brun
    Architettura - Elementi architettonici - Impalcature - Ponteggi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico, eseguito dallo studio Fototecnica Bolognese, è costituito da un gruppo di 12 riprese che documentano i lavori di ricostruzione, dopo il bombardamento del 24 luglio 1943, della sede di uno dei più prestigiosi alberghi bolognesi: l’Hotel Brun nel quattrocentesco Palazzo Ghisilieri (la denominazione dell’albergo è dovuta al cognome della famiglia svizzera che acquisì nel XIX secolo l’edificio). L’edificio venne sconquassato nella parte centrale del corpo anteriore e fu distrutta gran parte della facciata principale su via Ugo Bassi della quale rimase soltanto l’estremità sinistra per l’intera altezza; si salvò inoltre parzialmente una porzione del cortile, due lati “malandatissimi” (Barbacci, 1977, p. 54, vedi BIB). Le immagini in esame documentano proprio la rimessa in opera dei loggiati che si affacciavano sul quadriportico interno. Già all’inizio del Novecento, nel 1911, Palazzo Ghisilieri aveva subito un ampio rimaneggiamento condotto da Alfonso Rubbiani (1848-1913), che integrò le parti mancanti del prospetto principale riportando “tutte le aperture ad un presunto ‘tipo quattrocentesco’ e riparando le botteghe del piano terreno con una pensilina di legno” (Mazzei, 1981, p. 69, vedi BIB). La Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, diretta da Alfredo Barbacci, dopo il bombardamento non riuscì ad intervenire nel recupero dei materiali da riutilizzare e nella predisposizione della messa in sicurezza delle strutture pericolanti: fu preferito infatti dai dirigenti dei Lavori Pubblici optare per l’abbattimento dei resti della facciata destra. Dopo le demolizioni si consolidarono le parti superstiti murando porte e finestre, come mostrato in particolare nell’immagine N_000386, che fotografa un portale archiacuto con cornice in cotto tamponato nell’apertura. In seguito, alla conclusione del conflitto, “si puntellarono con tre robusti contrafforti di mattoni, raggiungenti il cornicione, i resti della facciata, che la Soprintendenza aveva prescritto di conservare” (Barbacci, 1977, p. 55; si confronti inoltre la ripresa N_000391, non facente parte del servizio, ma che riprende la struttura a contrafforti). Alla metà degli anni Cinquanta, quando si dovette procedere nella parte destra alla ricostruzione del palazzo, l’ufficio ministeriale non poté imporre la reintegrazione dell’edificio nelle forme originarie, anche in ragione del fatto che la porzione integra era molto minoritaria rispetto alla parte distrutta. Venne soltanto convenuto, nel progetto della nuova costruzione eseguito dall’ingegner Giorgio Ramponi - il quale diresse i lavori per conto di Toro Assicurazioni tra il 1955 ed il 1956 con l’ingegner Vittorio Delpino - di accordare colore e materia con il precedente palazzo, impiegando mattoni per la facciata moderna; la decisione fu dunque quella di “incastonare” i resti dell’originaria facciata superstite in quella nuova, nonostante il prospetto sostitutivo non fosse allineato con il vecchio, per allargarsi maggiormente verso l’Ospedaletto, divenuto quinta dello slargo originatosi dall’incrocio dei due assi viari (il Comune preferì il non allineamento). Se la ricostruzione della porzione destra venne condotta da un gruppo assicurativo privato, il restauro delle parti superstiti, facciata sinistra e cortile, venne curato dalla Soprintendenza: “Fu ricomposto e reintegrato il cortile originario, il portico coi pilastri ottagonali in mattone e i capitelli rinascimentali di macigno, e il ricco cornicione di terracotta” (Barbacci, 1977, p. 55). In particolare le 12 lastre in oggetto, datate univocamente al gennaio del 1955, riprendono i ponteggi in opera nei loggiati del cortile, con specifica attenzione per i capitelli e le colonne. Il fototipo N_000385 è pubblicato in Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri di Alfredo Barbacci (vedi BIB, p. 207, f. 197, didascalia: Palazzo Ghisilieri. Puntellamento cortile). La ditta Fototecnica Bolognese venne fondata nel primissimo dopoguerra da Buccio Arcani, operatore formatosi nello studio Villani. La committenza prevalente dell’atelier, industriale (Fonderie emiliane) e pubblicitaria, fu sempre parallelamente accompagnata da campagne di riproduzione di opere d’arte commissionate da collezionisti, antiquari o dagli stessi autori (in questo caso la Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634186
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000374/ N_000375/ da N_000385 a N_000387/ da N_000392 a N_000398
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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