(RE)/ Canossa

negativo, ca 1920 - ca 1940
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Si segnala la cattiva esposizione, oltre all'alto spessore del vetro utilizzato

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Vedute - Paesaggio - Architettura - Castelli - Fortificazioni - Sec. X
    Italia - Emilia Romagna - Canossa - Castello e Rupe di Canossa
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La veduta in esame offre il fianco della Rupe di Canossa visto da occidente, lato protetto dalle asperità naturali dei calanchi in arenaria: i ruderi di mura - identificate con quelle del tempio di San'Apollonio - dominano la parte sud del sasso, lungo le cui pendici si è sviluppato l'abitato del piccolo borgo. Nel 1878, quello che restava dell'antica fortezza (distrutta in più occasioni: nel 1255 dal comune di Reggio e nel 1557 da Ottavio Farnese) venne dichiarata monumento nazionale con la consegna definitiva all'autorità demaniale, che l'acquisì proseguendone gli scavi archeologici ed il restauro (l'iniziativa venne fortemente sostenuta dalla sezione locale di storia e alpinismo a partire dal 1877). Nel 1893 l'ispettore ai Monumenti e Scavi di Reggio Emilia, Naborre Campanini, redasse una prima relazione storica sul complesso, contenente inoltre un elenco dei materiali che aveva archiviato e diviso per categorie nell'allestimento di un piccolo museo in due sale del ricovero sulla rupe (nel gennaio del 1883, un decennio prima, il Genio Civile di Reggio Emilia aveva terminato di edificare della casa sul colle, nell'area su cui sorgevano i resti del castello); questa raccolta, inaugurata nello stesso 1893, fu il principio di una collezione più vasta, che sarebbe stata ampliata a seguito di futuri scavi (in bibliografia si indica il testo di Campanini, ripubblicato nel 1915, dopo la prima edizione del 1894). Tutt'ora annesso alle rovine di Canossa, il museo nazionale è stato dedicato al suo fondatore Campanini. Nell'archivio storico documentale della SBAP si conserva all'interno del faldone RE M 5 (1966 - Castello Canossa) una interessante relazione storico-artistica del complesso, nella quale si riporta la notizia che gli scavi, iniziati già nel 1877, posero in luce le tracce del primitivo edificio, oltre ad analizzare la struttura del tempio di Sant'Apollonio - a tre navate, presbiterio rialzato su cripta - con il relativo convento sorto a settentrione (nel 1963 il soprintendente Arrigo Buonomo richiese urgenti lavori di restauro sia per il castello, sia per il museo, ancora da completare tre anni dopo con il successore Francesco Schettini). Si segnala che già in precedenza nel maggio-agosto del 1918 venne approvato un finanziamento del Ministero, per l'esecuzione di "lavori di rassettamento dei locali della Rocca e del Museo di Canossa […]. Tali opere saranno condotte a cura della Sovrintendenza ai monumenti di Bologna" (in Cronaca delle Belle Arti, supplemento al Bollettino d'Arte, maggio-agosto 1918, p. 42). Il fototipo è collocabile secondo l'analisi tecnico-formale al primo dopoguerra; inoltre la busta pergamina originaria è intestata con la denominazione che la soprintendenza di Bologna ebbe tra il 1923 ed il 1939, quando la sua competenza unificata in materia di beni storico-artistici e architettonici si estendeva all'intero territorio regionale (Soprintendenza all'Arte Medioevale e Moderna dell'Emilia e della Romagna). Probabilmente il negativo è stato realizzato in concomitanza con N_000793, ripresa dei ruderi del Tempio di Sant'Apollonio, per le similari caratteristiche del vetro in entrambe le lastre, contraddistinto da un alto spessore (oltre alla contiguità fisica dei due fototipi, rintracciati l'uno accanto all'altro)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634135
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000792
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE B SCAF. VI N. 185/INVENTARIO N./ LUOGO (RE)/ MONUMENTO Canossa/ STAMPE N./ FOTOGRAFO/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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