Castellarano/ Calco di due capitelli
Riprese dei calchi di elementi architettonici recuperati nel corso dei restauri nella chiesa di Santa Maria Assunta di Castellarano (4 lastre)

negativo servizio, post 1899 - ante 1901
Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio)
XIX fine/ XX inizio

Il servizio fotografico è costituito da 4 lastre alla gelatina di formato 13 x 18, tutte orizzontali. I negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Calchi - Copie
    Italia - Emilia Romagna - Castellarano - Copie di elementi architettonici dalla parrocchiale di Santa Maria Assunta
    Architettura - Rilievi scultorei - Capitelli - Lunette - Secc. XI-XII
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico di anonimo autore è costituito da un gruppo di 4 riprese che documentano la realizzazione di alcuni calchi compiuti in occasione del fortuito rinvenimento di diversi elementi architettonici (ascrivibili ai secoli XI e XII), nel corso del restauro della parrocchiale di Santa Maria Assunta di Castellarano, avvenuto tra il 1899 ed il 1901. Nonostante l'attuale aspetto barocco del complesso sia riconducibile al tardo Seicento, la primitiva pieve risulta di fondazione carolingia, in seguito ricostruita in epoca matildica. Fra gli interventi previsti nel citato restauro, promosso dall’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti dell’Emilia, ufficio diretto dall'ingegnere architetto Raffaele Faccioli (1836-1914), venne demolito il pavimento nella zona "compresa tra i primi due pilastri della navata trasversale" (vedi BIB, Relazione dei lavori compiuti dall’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti dell’Emilia dall’anno 1898 al 1901, p. 81); è lo stesso Faccioli a raccontare la scoperta di archetti di tufo rinvenuti poco sotto il piano di calpestio: "Riconosciuta l'importanza e l'antichità di tali resti venne l'idea di continuare lo scavo e furono poste in luce quattro colonnine in pietra sormontate da capitelli di interessante intaglio, e appoggiate sopra lastre irregolari fungenti da basi". I quattro capitelli sono identificabili nei calchi ripresi in alcune delle lastre negative del servizio fotografico in esame, oltre alla lunetta a bassorilievo con grifo e leone affrontati rinvenuta "murata nella parete esterna della chiesa stessa dietro l'altare […], che certamente appartenne ad una porta dell'antica chiesa". Gli archetti e le colonnine rintracciati sotto il pavimento vicino al presbiterio, indicano, secondo il direttore dell'Ufficio, "che tali avanzi siano appartenuti alla cripta dell'antica chiesa, la quale probabilmente sarà stata distrutta, allorquando si costruì per tutta l'estensione della navata trasversale una tomba sotterranea coperta da volta". Proseguendo nella Relazione, ricorda ancora Faccioli che a disposizione del visitatore, presso la parrocchiale, l'Ufficio aveva lasciato due disegni dei resti individuati (pianta e alzato), oltre alle "fotografie dei capitelli rinvenuti e della lunetta sopraindicata, dei quali l'Ufficio fece fare il calco". I fototipi in esame vennero poi editi nella citata Relazione dedicata ai lavori dell'Ufficio tra il 1897 ed il 1901 (tavola 37); si segnala che nel volume sia i capitelli, sia le mensole, sia la lunetta sono stati isolati dal contesto di ripresa tramite un'operazione di scontorno, pubblicati tutti insieme in un'unica pagina. Le 4 riprese vennero effettuate certamente nel corso dell'intervento di restauro, tra il 1899 ed il 1901, forse eseguite da uno stesso impiegato dell'Ufficio regionale a scopo documentario. Presso la biblioteca della Soprintendenza, si conservano attualmente anche i cliché utilizzati per la stampa delle fotografie pubblicate (matrici fotozincografiche)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634131
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000550, N_000551, N_000554, N_000555
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino della lastra inv. N_000550: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE B SCAF. VI N. 106 [52 cancellato]/INVENTARIO N. 10415 [131 cancellato]/ LUOGO Castellarano/ MONUMENTO Calco di quattro capitel/li/ STAMPE N./ FOTOGRAFO/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

LOCALIZZATO IN

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1899 - ante 1901

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'