Carpi (Modena)/ Annunciazione/ attribuita a Giovanni del Sega/ Museo di Carpi Documentazione fotografica del restauro dell'Annunciazione di Vincenzo Catena del Museo civico di Carpi, 1937 (4 lastre)
negativo documentazione di restauro,
1937 - 1937
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Catena, Vincenzo (1480 Ca-1531)
1480 ca-1531
La scheda insieme è costituita da 4 lastre alla gelatina di formato 13 x 18, tutte verticali. I negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente
- OGGETTO negativo documentazione di restauro
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SOGGETTO
Pittori - Italia - Sec. XVI - Catena, Vincenzo
Pittura - Dipinti su tavola - Restauro
Italia - Emilia Romagna - Carpi - Museo civico - Annunciazione
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
Catena, Vincenzo (1480 Ca-1531): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'insieme di anonimo fotografo è costituito da un gruppo di 4 riprese, che documentano il restauro del dipinto su tavola del pittore veneziano Vincenzo Catena, conservato presso il Palazzo dei Pio di Carpi sin dal 1903, quando entrò a far parte delle collezioni del Museo civico. La recente bibliografia inerente l'opera menziona due interventi conservativi operati nel Novecento: il primo del 1937 condotto da Enrico Podio, il secondo riconducibile al biennio 1969-1970 ed effettuato da Renato Pasqui con la direzione di Giorgio Bonsanti (vedi BIB, Ferriani 2004). La documentazione in esame è certamente da porre in relazione al lavoro di Podio, esperto restauratore di opere pittoriche, attivo e documentato nella seconda parte degli anni Trenta per la Soprintendenza all'Arte Mediovale e Moderna dell'Emilia e della Romagna. Le 4 lastre mostrano due diversi momenti dell'intervento: N_000624 e N_000625, rispettivamente i particolari dell'Arcangelo e della Vergine, documentano una fase intermedia; è già stata stesa la stuccatura bianca, evidentissima, che emenda le cadute di colore localizzate in particolar modo nelle aree di congiunzione delle tavole di legno imbarcate. In N_000624 si vedono un paio di saggi di pulitura circoscritti nella porzione di cielo appena sopra la curva dell'ala dell'angelo e nella veste dello stesso, in corrispondenza della coscia destra. Completano l'insieme N_000626 e N_000627, particolari delle due figure dipinte, che riprendono il risultato finale, a lavoro completato. E' probabile che l'intervento sia stato eseguito nello studio bolognese di Enrico Podio (il contesto ripreso attorno all'opera non consente un riconoscimento certo) e che lo stesso restauratore sia l'autore delle riprese, come spesso documentato. In seguito a questa operazione il dipinto venne dotato di una cornice - quella che attualmente lo contorna -dato che l'originaria venne venduta in seguito alle soppressioni ecclesiastiche; dopo tale perdita, inoltre, la tavola venne ridimensionata, tagliata ai bordi, come denunciato dal piede destro mozzo dell'Arcangelo. I 4 fototipi, pur documentando il restauro di un bene mobile, si conservano presso l'archivio fotografico della Soprintendenza per i beni architettonici di Bologna, piuttosto che in quella per i Beni storico-artistici; questa evenienza, già riscontrata in diverse occasioni, è spiegabile tramite il periodo in cui furono effettuate le riprese: tra il 1923 al 1939, anni in cui le due istituzioni (denominate rispettivamente "ai monumenti" e "alle Gallerie") furono accorpate in un unico ufficio la Soprintendenza all’Arte Medieovale e Moderna dell’Emilia e della Romagna, con compiti estesi su entrambi gli ambiti di tutela. L'opera venne eseguita da Catena tra il 1515 ed il 1517 per la confraternita della Misericordia che la collocò nella distrutta chiesa carpigiana di Santa Maria dei Bastardini. Attribuita per la prima volta al pittore veneziano dal Berenson nel 1905, l'Annunciazione era tradizionalmente assegnata a Bernardino Loschi dalla locale letteratura settecentesca e ottocentesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634125
- NUMERO D'INVENTARIO da N_000624 a N_000627
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul pergamino della lastra inv. N_000624: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE B SCAF. VI N. 2 [195 cancellato]/INVENTARIO N. 8143/ LUOGO Carpi/ MONUMENTO Pinacoteca Civica/ "Madonna" di Vincenzo Catena/ STAMPE N./ FOTOGRAFO/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0