Nonantola (Modena)/ Abbazia di S. Silvestro - della nave magg./ interno, durante/ i lavori di restauro Riprese dell'interno dell'Abbazia di San Silvestro di Nonantola durante i lavori di restauro del 1914 (3 lastre)
negativo servizio,
1914 - 1914
Castelli, Giovanni (1864-1921)
1864-1921
Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina formato 21 x 27, 2 orizzontali (N_000873, N_000876) e 1 verticale (N_000877). In tutti i fototipi sono evidenti i segni del portalastre. Il vetro della lastra N_000877 è irregolare. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente in una scatola
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Chiese romaniche - Restauri
Elementi architettonici - Absidi – Cripte
Italia - Emilia Romagna – Nonantola – Abbazia di San Silvestro
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Castelli, Giovanni (1864-1921): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Basilica abbaziale di San Silvestro di Nonantola, costituisce, insieme al Duomo di Modena, uno dei più significativi esempi di arte romanica. Costruita nel XII secolo sui resti di una chiesa precedente attribuibile all’VIII secolo, fu profondamente alterata nel XV secolo con l'edificazione di volte a crociera, con l'interramento della cripta e con maggiori modifiche strutturali eseguite nei secoli XVII e XVIII. Una svolta decisiva nei restauri dell’Abbazia di San Silvestro di Nonantola, che fino al 1912 era stata oggetto di interventi parziali, si ebbe quando l’Arcivescovo di Modena Natale Bruni incaricò, nel maggio del 1913, il Canonico Ferdinando Manzini a progettare un intervento di restauro al fine di portare la chiesa abbaziale al suo “antico splendore”. Per rimediare alla rigida posizione assunta da Camillo Boito commissario del Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti, il Manzini si affrettò a far compilare con la consulenza dell’ingegnere Guido Zucchini e dell’architetto Luigi Corsini (in quel momento Direttore pro-tempore della Soprintendenza), un progetto che prevedeva l’apertura nelle pareti del nuovo cleristorio, un numero di finestre uguali per forma e dimensioni alle tracce di quelle esistenti sulle pareti delle navate minori, la rimessa in opera della struttura a capriate del tetto, la demolizione delle volte e del campanile del 1674, la liberazione delle semicolonne, l’abbassamento del pavimento per riportare in vista le basi dei piloni, il restauro della cripta e della facciata. Il Consiglio Superiore approvò il 30 agosto del 1913 la proposta del Manzini, con raccomandazione che si facessero “le più minute ricerche delle vecchie forme” e che si producessero gli opportuni progetti da presentare al Ministero. Il Canonico diede allora inizio ai lavori, ancor prima che giungesse l’autorizzazione ufficiale della Soprintendenza, pervenuta il 29 settembre del 1913. Come dimostra il servizio fotografico in esame realizzato dal fotografo bolognese Giovanni Castelli, a maggio del 1914 erano già stati completati la sopraelevazione dei muri della navata maggiore, la demolizione delle volte e la costruzione del nuovo tetto. Le fotografie N_000873 e N_000877 sono state pubblicate a corredo della pubblicazione “Nonantola, i restauri dell’Abbazia” del 1984, a cura di Luciano Serchia. Giovanni Castelli (1864-1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegner Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la Soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634079
- NUMERO D'INVENTARIO N_000873; da N_000876 a N_000877
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul verso della lastra da N_000873: in basso a destra - Inv. N 2927 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0