Piacenza/ Palazzo Douglas Scotti Riprese esterne e interne del Palazzo Scotti di Sarmato di Piacenza (7 lastre)
negativo servizio,
post 1913/01/18 - (?) 1913
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Morelli, Cosimo (1732-1812)
1732-1812
Il servizio fotografico è costituito da 7 lastre alla gelatina di formato 13 x 18, 3 orizzontali (N_000698, N_000701, N_000702) e 4 verticali (N_000695, N_000696, N_000699, N_000700). Su tutti i fototipi sono visibili le impronte del portalastre. Il vetro delle lastre N_000695, N_000696 e N_000698 è irregolare. Il fototipo N_000700 presenta una lacuna del vetro nell'angolo inferiore a sinistra. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente in una scatola
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura – Palazzi - Sec. 18
Italia - Emilia Romagna - Piacenza – Palazzo Scotti di Sarmato
Elementi architettonici – Volte emisferiche
Architetti italiani - Sec. 18-19. - Morelli, Cosimo
Decorazione – Dipinti murali – Sec. 18
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
Morelli, Cosimo (1732-1812): architetto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli Scotti di Sarmato risiedevano anticamente in un palazzo rinascimentale in via Castello a Piacenza, nel quartiere che prendeva il nome dagli Scotti. Nel 1671 ereditarono da Francesco Scipioni Cigala un palazzo situato nei pressi di S. Agostino, al quale unirono alcune case limitrofe. Da quel momento iniziò la costruzione di un edificio la cui decorazione si prolungò per tutto il Settecento sino al 1772, anno in cui il conte Domenico Maria Douglas Scotti, decise di ristrutturare l’edificio i cui lavori terminarono nel 1782. Il nuovo palazzo divenne tra i più significativi e sontuosi della città di Piacenza. Accurate indagini nell’archivio della famiglia Scotti, non hanno permesso di rintracciare né il progetto né il nome dell’ideatore del rinnovato Palazzo Scotti di Sarmato. Si presume però, per analogie col palazzo Anguissola di Grazzano, che l’artefice della trasformazione sia l’architetto romagnolo Cosimo Morelli. L’ideazione della scala a doppia calotta è riconducibile a un altro architetto la cui identità è ancora sconosciuta. La volta sottostante la calotta a raggiera è stata affrescata nel 1773 con una “Flora” da Giuseppe Turbini. Le raffinate decorazioni continuano nel ballatoio d’accesso al grande salone nobile a doppio volume, dove erano inseriti numerosi pregiati dipinti, tra cui nelle cornici in stucco, il ciclo di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto. Nella tesi di laurea di Michela Ontani dal titolo “Ingegneri e architetti piacentini 1870-1930”, sostenuta alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, nell’anno accademico 1997-1998 e depositata presso l’Archivio di Stato di Piacenza, è riportato a pag. 186 che il “18 gennaio 1913: Germano chiede a Barattieri notizie sull’importanza storico artistica sul palazzo del Conte Alberto Douglas Scotti di via S. Siro n. 17, per inviare la relazione al Ministero”. Trattasi dell’ingegner Ottavio Germano, Direttore dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti per l’Emilia di Bologna. Ottavio Germano diventa Soprintendente dell'ufficio bolognese nel 1907, in seguito alla morte improvvisa di Tito Azzolini (1837-1907). Il servizio fotografico in esame potrebbe quindi essere stato realizzato nel 1913, in occasione della richiesta espressa dal Soprintendente bolognese all’ingegnere Dionigi Barattieri di Piacenza
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800633994
- NUMERO D'INVENTARIO da N_000695 a N_000696/ da N_000698 a N_000702
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul verso della lastra N_000695: in basso a sinistra - Inv. N 2771 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0