Piazza Malpighi a Bologna

positivo, post 1861 - ante 1866
Anriot, Emilio
1861-1869

Il positivo è incollato su di un supporto secondario, un cartoncino bianco a grammatura pesante

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Vedute - Piazze
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • ATTRIBUZIONI Anriot, Emilio: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
  • INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918).Il positivo in esame ed il precedente (NCTN 00366410) potrebbero verisimilmente fare parte della serie di "Vedute Fotografiche Artistiche e Monumenti della città di Bologna" compiuta dal fotografo parigino Emilio Anriot a partire dal 1864 ed in vendita presso la Libreria bolognese Marsigli e Rocchi. A sostegno di questa tesi concorrono diverse informazioni: il formato delle stampe (19x25 circa), le riprese di soggetto architettonico e la comparsa del timbro a secco della ditta distributrice. Nel 1866, anno che si definisce come certo ante quem per l'edizione delle due stampe, la Libreria Marsigli e Rocchi venne ceduta a Nicola Zanichelli.L'attività bolognese del fotografo, invece, si protrarrà ancora di qualche anno, giungendo sino al 1869, quando Anriot si trasferì a Roma, lasciando il proprio studio a Giuseppe Bonfiglioli (1871).Nel Cristofori-Roversi 1980 vengono indicati i soggetti numerati delle due serie editoriali uscite nel 1864 e nel 1865, già pubblicati sul periodico "Monitore di Bologna". In particolare nel "n. 34, portico di S. Francesco", facente parte della seconda raccolta, si riconosce l'albumina in esame con la veduta del complesso monastico.Suggestiva la scelta dell'angolazione di ripresa: l'agile fuga prospettica del porticato del monastero culmina nell'alto podio su cui è elevata la statua della Vergine, decentrata e asimmetrica rispetto all'inquadratura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366411
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/325
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in basso a destra sotto la stampa - PROPRIETE - ARTISTIQUE - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anriot, Emilio

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1861 - ante 1866

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'