Prof. Guardassoni
positivo,
ca 1850 - ca 1850
ll fototipo è incollato su di un supporto secondario di cartoncino beige rigido a grammatura pesante e nonostante la specificazione in Materia e Tecnica lo individui come un positivo su carta all'albume (lieve alterazione con specchio d'argento), non è possibile escludere l'ipotesi che si tratti di una stampa fotomeccanica
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Ritratti fotografici
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MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Esistono tre autoritratti fotografici noti di Alessandro Guardassoni: un primo giovanile databile entro il 1860, un mezzo busto stante con papillon e redingote di collezione privata, un secondo successivo di qualche anno, sempre conservato in collezione privata, che ritrae l'artista seduto di tre-quarti mentre con la mano destra stringe alcune carte ed un terzo della piena maturità, appartenente alla Galleria d'Azeglio.L'immagine più precoce risale al periodo dell'autoritratto pittorico in cui l'artista si raffigura eloquentemente equidistante da un cavalletto e da una macchina fotografica posizionata sul trepiedi, come a voler ribadire la propria considerazione per il mezzo fotografico, "un aiuto grande all'artista".La data di ripresa del fototipo presente nel Fondo Faccioli, un primissimo piano di Guardassoni ritratto con piglio altero e fiero, dovrebbe collocarsi temporalmente attorno agli inizi degli anni Cinquanta del XIX secolo, quando l'effigiato doveva avere circa una trentina d'anni. Dunque un esperimento piuttosto precoce che fa della stampa un documento formidabile sotto l'aspetto storico-artistico. Inoltre è possibile ipotizzare che la paternità della ripresa sia da ricondurre allo stesso pittore, come gli altri esempi finora rintracciati.Soltanto nel 1863 l'artista venne nominato Professore onorario dell'Accademia di Belle Arti di Bologna: è dunque certamente successiva l'indicazione manoscitta a matita che lo definisce professore; nemmeno un decennio dopo, nel 1872, ne rassegnò le dimissioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366332
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/246
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in basso a sinistra - Prof. Guardassoni - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0