BOLOGNA - Chiesa di S. Francesco/ Particolare della chiesa distrutto da incursione aerea/ del 25 settembre 1945; nave sinistra

positivo, 1943 - 1943

Il positivo, incollato al supporto secondario, è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 3/ da P_000200 a P_000294”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Bologna - Chiese - Danni di guerra
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due stampe NCTN 00266099 e 00266100 sono state ottenute dalla stessa matrice negativa. La fotografia venne utilizzata come immagine da stampare: si riconoscono le medesime indicazioni a penna rossa per la stampa tipografica ("Base cm 8,4x10,8"), che ritornano in un gruppo omogeneo di riprese del complesso francescano, contrassegnate inoltre dal cognome del soprintendente Alfredo Barbacci (1896-1989), riportato a matita rossa. Anche la presenza della didascalia di accompagnamento numerata progressivamente e conclusa con l'indicazione del luogo di provenienza dell'immagine "58 - Basilica di San Francesco./ La tomba di papa Alessandro V/ danneggiata dalla seconda incursio-/ ne aerea (Fot. Sopr. Mon.)", un testo di Barbacci riccamente corredato da immagini, la cui provenienza è principalmente dall'archivio fotografico SBAP. Il presente fototipo è pubblicato a pagina 125, figura 58. Si cita da Barbacci (vedi BIB 1953): "[…] durante l'incursione del 25 settembre 1943, una bomba colpì la nave sinistra in corrispondenza delle campate settima ed ottava […]. Fu danneggiata, ad onta delle opere protettive, la tomba di papa Alessandro V, nel fastigio". L’architetto e ingegnere Alfredo Barbacci diresse in due diversi momenti la soprintendenza architettonica di Bologna: nel difficile periodo tra il 1943 ed il 1952, comprendente la fase conclusiva della Seconda Guerra e la ricostruzione post-bellica, quindi in seguito, nel quadriennio 1960-1963. Il timbro a secco "A.VILLANI BOLOGNA", presente sul recto del fototipo, permette di attribuire la paternità della ripresa alla ditta bolognese. Achille Villani (1870-1945) aprì a Bologna nel 1914 un atelier fotografico in via S. Stefano 24. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1945, alla morte di Achille, i figli Vittorio, Corrado e Aldo proseguirono nella conduzione della ditta paterna, che nel 1950 venne costituita in società in nome collettivo “ditta Achille Villani e figli”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800266100
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000264
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1943 - 1943

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'