Bologna/ Chiesa di S. Francesco/ Facciata -/ Consolidamento delle fondazioni/ danneggiate dall'incursione aerea/ del 24 luglio 1943
positivo,
1943 - 1943
Achille Villani
1870/ 1945
Il positivo è stato collocato, dopo le operazioni di pulitura, in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ S. Francesco 2/ da P_000129 a P_000199”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Bologna - Architetture - Chiese - Restauri
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MATERIA E TECNICA
gelatina bromuro d'argento/ carta
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ATTRIBUZIONI
Achille Villani: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
- LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa mostra il tremendo danneggiamento causato dal bombardamento della fine di luglio del 1943, con lo scalzamento delle fondazioni della facciata della basilica di San Francesco. Nella giornata del 24 un secondo lancio di bombe, dopo il precedente che aveva colpito in pieno il corpo di fabbrica della basilica, centrò infatti la base del fronte principale, sconquassandolo. A tal proposito il soprintendente in carica Alfredo Barbacci (1896 -1989, dirigente dal 1943 al 1952 e dal 1960 al 1963), riguardo la messa in sicurezza del fronte principale della chiesa, scrive: "Allo scopo di evitare la caduta della metà sinistra della facciata, […], si provvide a rincalzare la fondazione con una profonda gettata di calcestruzzo, che si estese poi ad altre parti dissestate della basilica" (p. 30, Bologna 1977, vedi BIB). La ripresa è la medesima della stampa NCTN 00265975, ad eccezione della figura maschile in piedi sull'assito ligneo, che nel presente caso è stata occultata da un intervento manuale di ritocco, percepibile per la diversa colorazione della zona. Risulta difficile comprendere il motivo di tale operazione: l'uomo (non pare un operaio) non occulta parti significative della muratura della facciata (forse un caso di 'damnatio memoriae'?). Il timbro a secco "A.VILLANI BOLOGNA", collocato nell'angolo inferiore destro del fototipo, permette di attribuire la paternità della ripresa alla ditta bolognese. Achille Villani (1870-1945) aprì a Bologna nel 1914 un atelier fotografico in via S. Stefano 24. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1945, alla morte di Achille, i figli Vittorio, Corrado e Aldo proseguirono nella conduzione della ditta paterna, che nel 1950 venne costituita in società in nome collettivo “ditta Achille Villani e figli”
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265976
- NUMERO D'INVENTARIO P_000140
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0