Bologna - Chiesa di S. Stefano

positivo, 1923 - 1923
Croci, Felice
1880/ 1934

Il positivo, incollato ad un supporto in cartoncino grigio a media grammatura, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Santo Stefano/ da P_000295 a P_000384”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario. Si conserva presso l'archivio fotografico SBAP il negativo di riferimento N_000013

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Chiostri - Loggiati
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano - Chiostro benedettino - Piano terra
  • ATTRIBUZIONI Croci, Felice: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo della presente stampa, conservato presso l'archivio fotografico SBAP (lastra alla gelatina 24x30), permette di attribuire il positivo al fotografo Felice Croci, secondo quanto riferisce il pergamino originale dentro cui è stata rintracciata la lastra (vedi inventario N_000016). Dalla stessa fonte è ricavabile anche la data di ripresa, il 1923. Felice Croci nacque a Roma nel giugno del 1880. Il nome del Croci viene per la prima volta registrato dal Comune di Bologna nel 1905, in occasione della sua immigrazione da Roma, avvenuta, secondo i documenti comunali, lo stesso anno del suo matrimonio con Amelia Bortolotti. Non conosciamo purtroppo il motivo per cui il giovane romano volle trasferirsi a Bologna anche se è probabile che la sua decisione sia dovuta alla volontà di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, per coltivare e accrescere le sue inclinazioni artistiche. Pare comunque difficile credere che il Croci sia giunto a Bologna l’anno del suo matrimonio e non prima; è evidente infatti che l’iscrizione del nome del Croci all’anagrafe del Comune di Bologna nel 1905 possa non essersi resa necessaria prima del matrimonio e dunque non ci sia traccia degli anni trascorsi in città precedentemente. Un dato importante da precisare è che nel 1905, il Croci dichiara al Comune di essere commerciante, professione che pochi anni dopo, probabilmente nel 1911, verrà corretta, nei documenti dell’anagrafe a lui relativi, con la dicitura "fotografo”. Non sappiamo precisamente che tipo di attività commerciale abbia praticato il Croci dalla data del suo arrivo a Bologna fino all’inizio dell’attività come fotografo, si ha però la certezza che attorno al 1910 avesse un esercizio per la vendita di grammofoni, attività forse già operativa almeno dal 1905 e che continuò fino al 1911 anno della dichiarazione di fallimento. Dopo questa data è certo che il Croci abbia iniziato l’attività di "fotografo in casa", dicitura che intendeva un tipo di attività senza sede legale. È quantomeno insolito però che il Croci abbia iniziato un’attività professionale senza un periodo di praticantato presso qualche altro fotografo o comunque non siano rimaste tracce della sua formazione in questo campo. Felice Croci, a differenza dei molti fotografi attivi a Bologna fra i primi anni del Novecento, non esercitò mai l’attività di fotografo ritrattista, la vera vocazione di Croci era la Storia dell’Arte e i soggetti da lui fotografati non furono che opere d’arte. In questo campo riuscì comunque a trarre profitto dalle sue capacità manuali e dal suo senso pittorico; il ritocco delle lastre fotografiche da lui impressionate così come dei positivi, infatti era sempre personalmente eseguito in modo da garantire qualità visiva e "artistica" all’immagine. Nel 1917 circa, aveva preso in affitto un grande appartamento in un edificio di Via Farini 24, nel quale continuò ad esercitare la sua professione di fotografo, riservando un’ala dell’appartamento alla camera oscura e alle attrezzature tecniche. La maggior parte del lavoro in casa era proprio di camera oscura, visto che il Croci aveva come unico soggetto l’arte e questa selezione esclusiva lo portava più che altro ad operare le riprese fuori di casa; in camera oscura sviluppava e stampava le lastre delle fotografie da lui stesso scattate. Altre commissioni derivavano da artisti che, per ottenere materiale divulgativo della loro opera, ne richiedevano al Croci la riproduzione fotografica. L’aspetto del Croci che possiede maggiore importanza è sicuramente la costante ed esclusiva dedizione alla riproduzione delle opere d’arte, anche se l’estensione del suo sguardo non si allontanò, se non per qualche eccezione, dai dintorni dell’Emilia Romagna. Felice Croci fra gli anni ’20 e ‘30, era forse l’unico fotografo a occuparsi specificamente di riproduzione di opere d’arte e le commissioni giunsero anche fuori dal confine regionale: fra il 1924 e il 1925 realizzò per il Kunsthistorisches Institut di Firenze due campagne fotografiche importanti di circa cento fotografie ciascuna, quella del 1924 fu condotta sulle sculture del Battistero di Parma, quella del 1925 sulla pittura del Seicento a Bologna. Dal 1930 la fortuna del Croci cominciò a vacillare forse anche a causa della neonata Ditta Villani che, insieme ad altre, iniziò ad entrare in concorrenza col Croci proprio nel campo delle riproduzioni di opere e monumenti d’arte cui la ditta si era specializzata. La Famiglia Croci nel 1931 si trasferì in un appartamento in Via Guerrazzi, al numero civico 13; anche qui una stanza fu riservata al laboratorio fotografico: camera oscura, sala di posa e archivio dei negativi, che a quella data dovevano essere un discreto numero. [PROSEGUE PER MANCANZA DI SPAZIO IN OSSERVAZIONI]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265586
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000368
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Croci, Felice

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1923 - 1923

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'