BO/ S. Stefano/ Angolo del Cortile di Pilato

positivo, ca 1919 - ca 1919
Castelli Giovanni
1864-1921

Il positivo, privo di supporto secondario, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Santo Stefano/ da P_000295 a P_000384”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario. Il fototipo (una gelatina mat-opaca molto ben conservata) è pubblicato all'interno de "Nel segno del Santo Sepolcro". Si conserva presso l'archivio fotografico SBAP il negativo di riferimento N_000206

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Restauro
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano - Chiesa della Trinità (vecchia facciata)
  • MATERIA E TECNICA gelatina ai sali d'argento/ carta
  • ATTRIBUZIONI Castelli Giovanni: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo del presente positivo, conservato presso l'archivio fotografico SBAP (lastra alla gelatina 21x27), permette di attribuire la stampa al fotografo bolognese Giovanni Castelli, secondo quanto riferisce il pergamino originario dentro cui è stata rintracciata la lastra (vedi inventario N_000206 e relativa scheda di catalogo NCT 0800265948). L'immagine è stata pubblicata all'interno del volume "Nel segno del Santo Sepolcro" alle pagine 242-243 (a cura di Luciano Serchia 1987, vedi BIB); dalla relativa didascalia si ricava la dazione della ripresa: "La facciata della chiesa della Trinità sul Cortile di Pilato nel 1919, alla vigilia della sua demolizione". La chiesa della Trinità venne infatti compresa negli interventi di restauro novecenteschi promossi da monsignor Giulio Belvederi, sotto la direzione dell'architetto Edoardo Collamarini (seguiti ai lavori del tardo ottocento dovuti a Giovanni Gozzadini e Raffaele Faccioli, che interessarono soltanto alcuni edifici del complesso stefaniano: la rotonda del Santo Sepolcro, la chiesa dei Santi Vitale e Agricola e la chiesa del Crocifisso). Nel maggio del 1919 (Di Biase 1986, p. 132, vedi BIB), iniziarono i lavori alla facciata della Trinità che prevedevano l'atterramento della sopraelevazione di Carlo Francesco Dotti del primo settecento, allo scopo di arretrare la facciata che aveva inglobato - probabilmente nel XIII secolo - una porzione del Cortile di Pilato. Si cita da Guido Zucchini (La verità […] 1959, p. 104, vedi BIB): "Allo scopo di riportare il cortile alle sue originarie dimensioni, la facciata della chiesa fu arretrata assieme alle arche Beccadelli e Bianchi [che nel fototipo inquadrano l'ingresso] e la porta ornata con uno stipite di marmo"; l'intervento comportò il rifacimento del prospetto arretrato con "architettura di infelice invenzione del Collamarini". Il fototipo documenta dunque la situazione prima delle demolizioni, mostrando la facciata duecentesca con le integrazioni di Dotti (parzialmente riprese nell'inquadratura): già all'interno della chiesa si intravedono i lavori avviati, mentre a destra è iniziato lo smantellamento della cappella della Madonna delle Grazie, con la conseguente liberazione dell'ultima campata del portico. Giovanni Castelli (1864-1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847-1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia), diretto dall’ingegner Raffaele Faccioli (1836-1914), sino al 1901. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico di numerosi beni architettonici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265551
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000333
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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