Verona -Ponte di Castelvecchio durante i lavori di ricostruzione
negativo,
1950-1951
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
ponti - ponte di Castelvecchio
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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MISURE
Misura del bene culturale 0500693326: 128X178 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Soprintendenza Ai Monumenti Prov. Vr Mn Cr (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza (SABAP-VR)
- LOCALIZZAZIONE monastero San Fermo (ex)
- INDIRIZZO Piazza San Fermo Cortalta, 3, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ponte realizzato tra il 1354 e il 1356 come via di fuga dal castello, voluto da Cangrande II della Scala. Struttura con tre arcate su base in marmo bianco e rosso e parapetti con torri in mattoni in cotto. Nel 1502, col trattato di Lunèville, distruzione dell'intero compendio fortificato, trasformazione del ponte levatoio in arcata e castello trasformato in caserma. 1° restauro nel 1824 voluto da Francesco d'Austria. Nell'estate del 1944 il Comando germanico della città, per resistere sugli Alleati, decide per la distruzione dei ponti sull'Adige; trattativa da parte del soprintendente Piero Gazzola per la conservazione dei ponti più antichi: Pietra e Castelvecchio subiranno opere per impedirne il transito. Incessante lavoro della soprintendenza con rilievi del ponte e fotografie per la restituzione grafica e la catalogazione delle pietre. Il 25 aprile del 1945 distruzione del ponte tramite posa di mine da parte del Comando germanico: crollo delle arcate, rimangono pile a monconi. Il 24 novembre del 1945 comincia il recupero e catalogazione delle macerie. Incentivi per la ricostruzione nella mostra del restauro e congresso regionale triveneto sulla ricostruzione edilizia a Venezia il 26 ottobre 1946, mostra del restauro a Vicenza nel settembre del 1949 e mostra della ricostruzione a Roma del 1950. Il 15 febbraio del 1949 inizio dei lavori di ricostruzione integrale per anastilosi, con recupero materiale e integrazioni con nuovo ma dalle stesse cave; diviso in due fasi da realizzarsi nei periodi invernali: primo intervento su due arcate minori, secondo su arcata maggiore. Il 23 agosto del 1951 collaudo statico della struttura e il 2 settembre 1951 inaugurazione del ministro Guido Gonella
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500693326
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0