Campagna documentaria affidata a Vittorio Ecclesia promossa dalla Commissione Conservatrice dei Monumenti di Antichità e d'Arte della Provincia di Torino nel 1882 su richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione

positivo servizio, post 1882 - post 1882

I positivi all'albumina di Vittorio Ecclesia sono incollati su supporto secondario di cartoncino. Sul lato inferiore della stampa è presente una fascetta in cui il fotografo riporta il nome del monumento. I caratteri sono bianchi su fondo neutro. Tale fascetta veniva apposta direttamente sul negativo. Inoltre la lastra su vetro veniva bordata sugli altri tre lati, per cui nella stampa c'è un bordo chiaro

  • OGGETTO positivo servizio
  • SOGGETTO Valle d'Aosta - Archeologia - Ponti
    Piemonte - Torino - Ivrea - Castello
    Piemonte - Torino - Ivrea - Cattedrale di Santa Maria Assunta
    Patrimonio culturale - Campagna documentaria - Italia - 1878-1882 - Fotografie
    Valle d'Aosta - Aosta - Saint-Vincent - Ponte Romano
    Valle d'Aosta - Aosta - Verrès < Château> - Castello di Verrès
    Valle d'Aosta - Aosta - Issogne - Castello di Issogne
    Piemonte - Architettura medievale - Castelli
    Piemonte - Torino - Montalto Dora - Castello
    Valle d'Aosta - Aosta - Anfiteatro romano
    Valle d'Aosta - Aosta - Arco di Augusto
    Valle d'Aosta - Aosta - Châtillon - Ponte Romano
    Valle d'Aosta - Aosta - Collegiata di Sant’Orso
    Valle d'Aosta - Aosta - Mura romane
    Valle d'Aosta - Aosta - Porta Pretoria
    Valle d'Aosta - Aosta - Teatro romano
    Valle d'Aosta - Architettura medievale - Castelli
    Valle d'Aosta - Architettura religiosa
    Valle d'Aosta - Architettura romana
    Valle d'Aosta - Pont-Saint-Martin - Ponte romano
    Valle d'Aosta - Aosta - Cattedrale di Santa Maria Assunta
    Valle d'Aosta - Aosta - Mura romane
    Valle d'Aosta - Aymavilles - Ponte acquedotto romano
    Valle d'Aosta - Aosta - Ponte di pietra
    Valle d'Aosta - Aosta - Mura romane
    Valle d'Aosta - Aosta - Fénis - Castello di Fénis
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ecclesia, Vittorio (1847-1928): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Biblioteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
  • INDIRIZZO via Accademia Albertina, 6, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fotografie in esame sono state realizzate da Vittorio Ecclesia e fanno parte della campagna documentaria relativa agli edifici e monumenti nazionali del Piemonte. Nel febbraio 1882, Ecclesia e il fotografo Giovanni Battista Berra furono incaricati dalla Commissione piemontese di eseguirla, limitatamente al circondario di Torino e Susa, e al territorio di Ivrea e Aosta (BIBH: AAB_0025). In riferimento alla ricca collezione fotografica dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Marina Miraglia menziona anche questo importante servizio fotografico “la loro presenza […], mentre sottolinea la circolarità d’interessi che lega in questo momento il milieu intellettuale torinese, testimonia del loro utilizzo e del sussidio offerto al ponderoso impegno di catalogazione cui si sottoposero quei docenti dell’Albertina che, coinvolti, come il Pastoris, nel programma del d’Andrade, collaborarono «al diffondersi del medievalismo e all’operazione ad esso collegata di tutela e di conservazione del patrimonio artistico» del Medioevo piemontese, secondo quella linea di tendenza già precocemente (1870) avviata in seno all’Accademia stessa dai lavori della Commissione governativa incaricata di stendere un primo elenco degli edifici e dei monumenti della regione” (BIBH: AAB_0034, pp. 66-67). Di seguito, ripercorriamo brevemente la storia che ha portato alla creazione di questa campagna fotografica grazie a diversi contributi di Clara Vitulo, Marina Miraglia, Pierangelo Cavanna. Nel 1870 il Ministero della Pubblica Istruzione, avendo la necessità di comprendere appieno il variegato patrimonio artistico del paese, chiede alle Accademie di Belle Arti del Regno (con circolare n. 16 del 6 maggio 1870) di fare un censimento degli edifici monumentali che potevano essere considerati nazionali (BIBH: Ivi, p. 77), ovvero dotati di “caratteristiche tali da illustrare la storia dell’arte dell’intera Nazione, e pertanto preminente per vastità, bellezza irripetibilità sull’intero territorio italiano” (BIBH: Ivi, p. 80, nota n. 2). Per il Piemonte e la Valle d’Aosta tale compito venne affidato alla Regia Accademia Albertina di Belle Arti di Torino che con decreto del 3 agosto 1870, in risposta alla circolare ministeriale, crea “la Commissione consultiva di Antichità e Belle Arti, presieduta dal Panissera, quale presidente dell’Accademia” e composta da “Gamba Francesco, Gamba Enrico, Gastaldi Bartolomeo, Gastaldi Andrea, Pastoris Federico, Avondi Vittorio, Ceppi Carlo, Mella-Arborio Edoardo e Biscarra Carlo Felice con la funzione di segretario” (BIBH: Ivi, nota n. 3). Tale commissione compilò dei moduli a stampa che erano stati forniti dal Ministero dal titolo “Elenchi degli edifizi e di altri monumenti ragguardevoli per l'arte e per memorie storiche e archeologiche, da potersi considerare come nazionali; non esclusi gli affreschi, i mosaici ed ogni altra cosa che per qualche lato abbia singolare attinenza con la storia, l'arte e l'archeologia”. Si trattava di una tabella comprendente diverse voci: Titolo del monumento; Se civile, sacro, pubblico o privato; Provenienza e proprietà attuale; Uso attuale; Stato di conservazione; Epoca e autore certo o presunto; Iscrizioni relative al monumento che si trovassero su di esso; Classificazione secondo la importanza storica, archeologica e artistica; Dotazione; Breve descrizione del monumento e note sull’importanza storica, archeologica e artistica e sugli autori che ne hanno trattato. Tali elenchi (FNTI: AAF_0001, mazzo n. 48) sono custoditi presso l’Archivio storico dell’Accademia Albertina insieme ai verbali delle sedute della Commissione iniziate il 24 novembre 1870 (FNTI: Ivi, mazzi da 43 a 47). In particolare, sono presenti sei elenchi relativi alla “Provincia di Torino, Comuni Varii, Presentato dal Prof. C. F. Biscarra”, “Provincia di Torino, Alessandria Casale, Comuni di Avigliana, Asti, Albugnano, Rivoli e Rosta, Presentato dal Barone Comm. Prof. Francesco Gamba”, “Provincia di Torino, Comuni di […], Presentato dal Cav. Prof. Andrea Gastaldi”, “Provincia di Novara, Comune di Vercelli, Presentato dal C. Edoardo Mella”, “Provincia di Piemonte Biella, Comune di id, Presentato da C. F. Biscarra”, “Provincia di Torino, Comune di /, Presentato dal Cav. Vittorio Avondo pittore”. Il 27 aprile 1871, i risultati di queste ricerche furono trasmessi alla Giunta di Belle Arti e pubblicati nel 1878 a cura della S.P.A.B.A. da Carlo Felice Biscarra, segretario della suddetta Commissione (BIBH: AAB_0030). Tali elenchi comprendevano edifici monumentali di epoca medievale, oltre ad alcuni di epoca romana, con una forte presenza di architettura del Quattrocento, che sono effettivamente molti tra quelli fotografati da Ecclesia e Berra. “L’idea di raccogliere in un elenco tutto il patrimonio monumentale presente sul territorio nazionale italiano da poco unificato, procedeva intanto verso una sua più completa attuazione con la creazione, nel 1876, delle Commissioni consultive conservatrici, con competenza provinciale, incaricate, tra l’altro, di stilare e trasmettere al Ministero l’inventario dei monumenti siti sul territorio di rispettiva competenza” (BIBH: AAB_0029, pp. 7). “La Regia Commissione conservatrice dei monumenti d’arte e di antichità per la Provincia di Torino venne istituita il 18 maggio 1876 avendo come membri sette soci della Società di Archeologia, che divenne «organo della commissione conservatrice dei monumenti di Belle Arti e di Antichità», pubblicando periodicamente nei propri ‘Atti’ i principali argomenti trattati nelle diverse riunioni, presiedute dal Prefetto” (BIBH: AAB_0024, p. 296; AAB_0031). “Nel 1878 il Ministro della Pubblica Istruzione Bonghi aveva inviato ogni prefetto italiano a «rivolgersi alle Commissioni Conservatrici (…) per avere le fotografie dei monumenti medievali esistenti in questa provincia, e [ad] indicare per ciascuno dei più importanti le figure d’insieme e quelle di dettaglio che meglio valgano a darne una chiara idea. Avute queste indicazioni, Ella mi farà cosa graditissima se acquisterà, e al caso farà eseguire in doppia copia le fotografie corrispondenti, cercando di averle di dimensioni il più possibili uniformi e prossime a 0,30x0,40” (BIBH: AAB_0024, p. 298, AAB_0025). Come ben delinea Cavanna, in questo modo l’Elenco dei monumenti “assumeva per la prima volta la forma di un repertorio per immagini, riconoscendo alla visualizzazione un ruolo importante nel processo di mediazione e diffusione della conoscenza” (BIBH: AAB_0025). Soltanto l’8 febbraio 1882, come già anticipato la Commissione delibera di eseguirle affidandole ai due fotografi piemontesi. Per individuare i fotografi, la Commissione conservatrice (BIBH: AAB_0024, p. 298) deliberò nella seduta del 18 giugno 1881 di invitare i migliori fotografi a partecipare ad un concorso, i cui vincitori sarebbero stati assistiti nell’eseguire la campagna da un membro della Commissione con il compito “di indicare la parte di maggiore importanza artistica da riprodurre” individuati in Biscarra e Caselli (BIBH: AAB_0036, p. 13). Non sono noti però i nomi di tutti i fotografi che furono invitati a partecipare. Il 21 dicembre 1885 viene invitato Alfredo d’Andrade a rivedere l’elenco dei monumenti delle Province di Alessandria, Cuneo, Genova, Novara, Porto Maurizio e Torino (BIBH: AAB_0029, pp. 77 e 80 nota n. 11). Giovanni Battista Berra (nato a Chivasso nel 1811 o 1817 e morto a Torino nel 1894) fu incaricato di rilevare i monumenti di Torino e Susa, mentre Vittorio Ecclesia (nato a Pieve di Scalenghe nel 1847 e morto ad Asti nel 1928) venne affidato il compito più impegnativo sia per estensione territoriale sia per il totale delle riprese commissionate e, in particolare, i circondari di Aosta e Ivrea. I due fotografi vennero assistiti rispettivamente da Carlo Felice Biscarra e da Crescentino Caselli (BIBH: AAB_0024, p. 298, AAB_0035, p.33). Le fotografie realizzate da Vittorio Ecclesia sono, presenti presso la Fototeca dell’Accademia Albertina, sono 56. Ad Ecclesia, la Commissione conservatrice impose una lettura più analitica degli edifici indicando per ciascuno di essi il numero di riprese di cui fornisco di seguito un elenco parziale riportando tra parentesi il numero di fotografie presenti nel servizio custodito presso l’Accademia Albertina: 6 cattedrale di Santa Maria Assunta (5), 7 Collegiata di Sant’Orso (5), 4 Porta Praetoria (4), 10 Castello di Verres (8), 15 Castello di Issogne (9). (BIBH: Ivi). A questo elenco si aggiungono il Castello (2) e la Cattedrale (2) di Ivrea, i frammenti romani (1), Il Castello di Montalto (2), il Ponte Romano a S. Martino (2) gli avanzi dei ponti romani a Saint-Vincent (1) e a Chatillon (1), il castello di Fenis (4), gli avanzi del Teatro (2) e dell’Anfiteatro (1) Romano di Aosta, Torre Palleron (1) e Bramafan (1) ad Aosta, il ponte romano (1) in Aosta e il ponte acquedotto di Pont d'Aël (1). Le fotografie di Vittorio Ecclesia presentano una numerazione manoscritta a matita progressiva sia sul verso del supporto secondario sia sul recto. Esse erano tutte custodite all’interno di una cartella (FTAN: AAPh_0001)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100442257-0
  • NUMERO D'INVENTARIO da F_1922 a F_1977
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Accademia Albertina di Belle Arti
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: verso - da "1" a "59". Lac. "20" a "22" -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Ecclesia, Vittorio (1847-1928)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1882 - post 1882

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'