Il carrettiere. Figura maschile tenta di trattenere un cavallo imbizzarrito
dipinto
post 1956 - ante 1956
Sassu, Aligi (1912-2001)
1912-2001
genere
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
OLIO SU TELA
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MISURE
Altezza: 201
Larghezza: 150
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ATTRIBUZIONI
Sassu, Aligi (1912-2001)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- LOCALIZZAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
- INDIRIZZO Via Guido da Suzzara, 48/B, Suzzara (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al IX° Premio Suzzara (1956) vinse il vitello. Il linguaggio stilistico di quest'opera, chiaramente realista per descrittività e impianto narrativo, è ancora legato all'espressionismo di Corrente (movimento del quale l'artista fu promotore), soprattutto per il tipo di pennellata e per l'uso di colori accesi, in particolare del rosso. Questo dipinto rivela anche, nella posizione dell'uomo e del cavallo, la ricerca di un ordine classico. Nel commento alla sua opera l'artista scrive di essersi ispirato, per questo dipinto, ad una scena alla quale gli accadde di assistere nei pressi di Suzzara. L'artista nasce a Milano nel 1912. Frequenta l'Accademia di Brera. Cominci ad esporre giovanissimo, col gruppo futurista. Nel 1928 partecipa alla Biennale di Venezia. Dopo aver frequentato i chiaristi lombardi si avvia ad un linguaggio di derivazione espressionista. Dal 1929 al 1934 realizza il ciclo "Uomini rossi". Negli anni Trenta tiene varie personali a Milano. Nel 1934 è a Parigi, dove frequenta De Pisis, Campigli e Fernand Lèger e studia gli Impressionisti e l'opera di Delacriox. In quegli anni inizia a dipingere la serie dei ciclisti, dei caffè e dei cavalli. Tornato a Milano realizza la "Fucilazione delle Asturie" (1935), che risente dell'influnza di Goya. Partecipa a varie rassegne, ma dal 1937 viene arrestato per attività antifasciste. Dopo un anno e mezzo esce di prigione ed entra a fare parte del gruppo di "Corrente". Nelle opere di quel periodo ai temi di impegno sociale affianca le numerose crocifissioni. Nel 1940 partecipa al Premio Bergamo. Sempre negli anni Quaranta allestisce diverse personali a Milano e a Trieste. Nel dopoguerra continua a dipingere nei modi del realismo sociale e si dedica anche all'illustrazione, alle opere murali e alle scenografie per il teatro La Scala di Milano. Durante gli anni Quaranta e Cinquanta partecipa a varie edizioni della Biennale di Venezia, nel 1959 alla Quadriennale di ROma, e nel 1960 alla mostra storica di "Corrente" alla Galleria Gian Ferrari di Milano. Durante gli anni Sessanta continua ad esporre in varie personali in Italia e all'estero. Nel 1963 apre uno studio nell'isola di Maiorca. Il contatto con la cultura spagnola lo porterà a svolgere anche temi di gusto fantastico. Dalla metà degli anni Settanta intensifica la sua attività nel campo della grafica.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Mantova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0