Ottobre

arazzo, ca. 1503 - ca. 1512

Il mese di Ottobre è caratterizzato dalla presenza congiunta della Bilancia e dello Scorpione. Al centro dell'arazzo vi è la personificazione del mese: un uomo che con la mano sinistra indica il sole; tiene sulla spalla un piccolo bastone alla cui estremità sono legate due chiavi. La mano destra è poggiata su un registro dove si vedono distintamente delle scritte. Nella falda del cappello vi sono due biglietti con parole illeggibili. Ottobre è appoggiato ad un tavolo; intorno a lui vi sono delle sponde di legno su cui vi sono libri e calamaio. La scena si svolge in un cortile dal pavimento policromo e che si affaccia su un porticato tripartito. In primo piano vi sono quattro ceste pieni di frutta e verdura: pere, mele, carote, rape. Sulla sinistra sono raffigurati tre contadini, il primo dei quali ha sottobraccio uno staio, il secondo porge delle pere e il terzo sembra osservare lo spettatore. Sulla destra invece vi sono tre contadine, due delle quali portano frutta e verdura. Subito dietro le donne si intravvedono sul pavimento un setaccio e un recipiente cilindrico. Completa la scena un gruppo di contadini, in secondo piano. Sullo sfondo si scorgono due alberi spogli e una costruzione simile ad un castello.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA lana/ lavorazione a telaio
    seta
  • ATTRIBUZIONI Benedetto Da Milano; Bramantino [per Suardi, Bartolomeo] (notizie Sec. Xvi; 1465-1530 Ca.)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli attribuiti della personificazione di Ottobre sono gli stessi che compaiono nel Ritratto del fattore di Pier Francesco de' Medici dipinto dal Franciabigio e conservato ad Hampton Court (Forti Grazzini). Suida ha accertato che il nome di Vanoto da Monza (citato sul registro tenuto in mano da Ottobre) non è un nome di fantasia bensì è presente nel "Libro delle vendite del Magno Trivulzio", come affittuario del Trivulzio, tra il 1506 e il 1512. Non è noto se la cifra "III" sia da riferirsi alla data (1503) oppure alle tre staia di frumento dovute dal Vanoto al Magno. Il soggetto qui raffigurato non ha alcun rapporto con la tradizione quattrocentesca dei calendari. Si tratta in fondo di una scena che allude alla ricchezza del Trivulzio: è un omaggio che Bramantino porge al suo committente. Vi sono affinità fra l'impianto architettonico qui presente e quello dell'Adorazione dei Magi (sempre di Bramantino) della National Gallery.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2015||2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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