Studio per la testa di Leda. Leda

disegno ca. 1504 - ca. 1506
  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta preparata (rossa)/ pietra rossa
  • AMBITO CULTURALE Anonimo Leonardesco
  • ATTRIBUZIONI Leonardo Da Vinci; Rizzoli, Giovan Pietro Detto Giampietrino; Bazzi, Giovanni Antonio Detto Sodoma (; Già Attribuito; Già Attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione Gian Giacomo Attendolo Bolognini Collezione Pio Innocenzo Attendolo Bolognini Collezione Luigi Croff
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza nelle collezioni civiche del "disegno non finito alla sanguigna nello stile della scuola di Leonardo" è registrata nella prima guida del Museo Artistico Municipale nel 1879. La provenienza dalla collezione Attendolo Bolognini non è al momento suffragata da prove certe, ma è plausibile l'identificazione del soggetto con una "testina della Vergine disegnata a lapis rosso dal celebre Leonardo da Vinci", acquistata nel 1843 da Pio Innocenzo al prezzo di 600 lire austriache presso il "Sig.r Luigi Craff" (forse il pittore Luigi Croff).\nAttribuito inizialmente a Sodoma, è stato riconosciuto a Leonardo da Vinci da Adolfo Venturi, come studio per la testa e il mezzo busto della Leda con il cigno, un dipinto perduto del maestro fiorentino noto solo attraverso le fonti e replicato in alcune copie pittoriche antiche, e per il quale di sono conservati alcuni disegni preparatori. Alcune proposte hanno tentato di riferire il disegno all'ambito di Cesare da Sesto o di Giampietrino e infine a Francesco Melzi, il più fedele discepolo ed erede di tutti i manoscritti e disegni di Leonardo.\nIl disegno, su carta preparata con polvere di pietra rossa e acquerello, è una straordinaria prova grafica realizzata in pietra rossa, di cui Leonardo sperimentò per primo le potenzialità, seguito poi dagli artisti della sua cerchia. Il recente restauro del disegno condotto dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha reso più apprezzabili le qualità della stesura, evidenziando modalità stilistiche tipiche della maniera leonardesca come i segni di incisione, il tratteggio, la distribuzione morbida e omogenea dello sfumato e l'accurato intreccio dei capelli sul capo della donna.\n"L'esame allo stereo-microscopio rivela la traccia di un diverso medium sottostante il tratto a pietra rossa: i contorni del viso, gli occhi, la parte inferiore del naso e della bocca presentano infatti un underdrawing a secco, forse pietra nera" (Montalbano 2021, p. 37).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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