Il ferraù che vuol ripescare l'elmo. Orlando furioso di Ariosto
dipinto,
post 1834 - ante 1839
Taparelli D'azeglio, Massimo (1798-1866)
1798-1866
paesaggio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Taparelli D'azeglio, Massimo (1798-1866)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia di Belle Arti di Brera. Collezione Stampa Stefano
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
- INDIRIZZO Via Brera 28, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto venne presentato una prima volta alla mostra di Brera nel 1834 su commissione del conte bresciano Paolo Tosio Martinengo; successivamente, il pittore ne declinò numerose copie e derivazioni. Questa tela poterebbe essere identificata con l'opera portata a Brera nel 1839 su commissione di Carlo Galli. Recensito sulle pagine della "Biblioteca italiana", benchè "stucchevole", il critico Fumagalli notava una carenza di fantasia nella ricerca del soggetto nelle tele del torinese. La pittura del D'Azeglio partecipa ancora al gusto trobadour, conosciuto dal D'Azeglio attraverso i libri d'incisione come il "Viaggio romantico pittorico" di Modesto Paroletti (1824), corredato dalle illustrazioni di Francesco Gonin. Anche i viaggi che il pittore fece in Val d'Aosta nel 1825, contribuirono alla definizione dei paesaggi fantastici riproposti nei dipinti. Il dipinto può essere avvicinato all'acquerello "Paesaggio ariostesco" pubblicato da Mazzocca, derivato dal noto poema del ferrarese.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- ENTE SCHEDATORE R03/ Accademia di Belle Arti di Brera
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0