Fregio in due alternative

disegno, 1675 - 1699

disegno eseguito a inchiostro bruno a penna, a mano libera, le ombreggiature sono precisate con acquerellature di inchiostro; presenta tracce di matita rossa e di matita nera; il supporto è carta avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerellatura/ matita rossa/ matita nera
  • ATTRIBUZIONI Marracci, Ippolito ((?))
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Pie ritto per una volta". Si tratta di una duplice proposta per l'affrescatura di due fregi, sovrapposti l'uno all'altro sullo stesso foglio secondo una pratica che si registra di frequente nel modus operandi dei bolognesi Agostino Mitelli e Angelo Michele Colonna. A uno degli allievi di quest'ultimo, il lucchese Ippolito Marracci, è riconducibile il disegno in esame che corrisponde alle caratteristiche stilistiche e tipologiche riscontrabili nei numerosi lavori da lui condotti in chiese e palazzi della Lucchesia insieme ai concittadini Giovanni Marracci, suo fratello, Stefano Cassiani e Domenico Brugieri, impegnati nel ruolo di figuristi. Se il fregio tracciato nella parte inferiore del foglio, basato sull'alternanza di elementi decorativi e architettonici ora sporgenti, ora rientranti, appare eseguito con un tratto più approssimativo e più morbido e sfumato nella resa del chiaroscuro e quindi assimilabile ai disegni nn. di inv. 8,18; 8,44; 8,15 e 8,45 della Collezione Sardini Martinelli, il fregio disegnato nella porzione superiore, più saldo nelle forme di gusto classicheggiante e con una più nitida e precisa definizione degli effetti luministici si avvicina maggiormente ai caratteri che improntano le opere pittoriche del Marracci con particolare riferimento al vasto ciclo ornamentale realizzato negli anni a cavallo tra Sei e Settecento in collaborazione col fratello Giovanni e con Domenico Brugieri nel palazzo Controni in via dell'Angelo Custode (Betti 2007, pp. 87-137).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 302025923
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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