Lapidazione di Santo Stefano
La scena principale presenta il martirio di S. Stefano, avvenuto per lapidazione. Mentre vari aguzzini sono intenti a scagliare pesanti massi di pietra, additandolo e deridendolo, Stefano si affida alla volonta divina: il santo e in ginocchio, con le braccia aperte e con lo sguardo rivolto verso il cielo, dove si scorgono il Padre eterno, suo Figlio, e le schiere angeliche pronte a incoronare il martire, fornendogli anche la palma che lo contraddistingue. Da segnalare il notevole affollamento di figure, contraddistinte da espressioni caricate, alcune delle quali al limite del grottesco. Sullo sfondo dell'episodio compaiono diverse vedute di citta, alcune delle quali in rovina, e un fiume attraversato da un ponte. Evidenti, ma piuttosto generici, sono i riferimenti a alle emergenze archeologiche della Roma antica (dalla Basilica di Massenzio, al Mausoleo di Augusto, alla Piramide Cestia). Le due pareti laterali della cappella rappresentano, da una parte un momento della vita di santo Stefano e, dall'altra parte, il ritratto del committente dell'intera decorazione, Francesco Carreto, raffigurato in abito elegante e con la croce di cavaliere gerosolimitano.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura
- AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore
- INDIRIZZO Corso Magenta 13, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La datazione degli affreschi della cappella va messa in relazione alla morte, avvenuta nel 1551, del committente Francesco Carreto, raffigurato in una delle due scene laterali. Non e dato sapere chi sia l'autore delle pitture, che denunciano una caduta qualitativa rispetto alle composizioni riferibili con sicurezza a Giovan Pietro e Aurelio Luini, attivi a lungo nella chiesa di San Maurizio. Di recente e stata avanzata la candidatura nei confronti del poco noto Evangelista Luini, un altro figlio di Bernardino (nato intorno al 1512), sulla cui attivita artistica pero non e dato sapere quasi nulla. Cio che tuttavia si conosce e la presenza di Evangelista a Genova, un elemento che potrebbe confermare l'attribuzione, visto che la scena della Lapidazione di santo Stefano sembra ricalcata da quella, ben piu celebre, eseguita da Giulio Romano in Santo Stefano, proprio nel capoluogo ligure.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE R03/ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0