Interno con figura. Manichino indossante abito maschile
disegno,
1917 - 1917
Carrà, Carlo (1881-1966)
1881-1966
penna e inchiostro su carta quadrettata
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro
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ATTRIBUZIONI
Carrà, Carlo (1881-1966)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo essersi arruolato in guerra, durante un breve ma intensissimo lasso di tempo, dal gennaio all'agosto del 1917, Carrà sviluppa una nuova consapevolezza formale che ne condiziona l'attività pittorica e le ricerche artistiche future. Nell'aprile di quell'anno, infatti, a causa di un disagio esistenziale, così intenso da determinare veri e propri disturbi fisici e nervosi, il pittore viene ricoverato presso l'Ospedale Neurologico Militare nei pressi di Ferrara, dove da qualche settimana si trovava anche De Chirico. La vicinanza con quest'ultimo decreterà nel pittore una definitiva apertura alle poetiche metafisiche. In tale contesto l'artista, infatti, produrrà alcuni fra i maggiori capolavori dell'arte carrariana come la Musa Metafisica e Madre e Figlio. A queste pregevoli opere si legano, se pur con significative variazioni, quattro piccoli fogli (due a inchiostro e due a matita) eseguiti nella medesima carta di recupero a quadretti (Russoli, Carrà, pp. 236-237, cat. 267-269). Tra questi, realizzato a inchiostro, attraverso un leggero tratto della penna, è il "Manichino nella stanza IV" del Civico Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco, acquistato per le raccolte pubbliche direttamente dall'autore dopo una personale dell'artista a Milano nel 1953 (Garberi 1991). Non collegato a nessuna opera pittorica in particolare il foglio in esame si lega però, come già accennato, alle diverse opere eseguite da Carrà nello stesso anno ed è pertanto probabile che il disegno in questione, così come gli altri, sia stato eseguito presso l'ospedale dove era in cura. Il foglio riprende le stesse caratteristiche tematiche e compositive che vedono, nell'angustia di una piccola scatola rettangolare, la figura del manichino protagonista della scena. In uno spazio claustrofobico, delimitato da lunghe fughe prospettiche del pavimento e del soffitto, il manichino occupa verticalmente l'intero spazio a sinistra dell'opera, affiancato da un elemento rettangolare, presente sia nella prima prova della serie di fogli che nell'olio con la Musa Metafisica (Vacca 2015).
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160528
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0