Pianta e sezione con prospetto parziali del sacello Bracciolini a Roma

disegno, post 1582 - ante 1621

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna
  • ATTRIBUZIONI Montano, Giovanni Battista (e Aiuti)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Tempietti" con la definizione "171 a 3 cappelle". L'attribuzione del disegno a Giovanni Battista Montano fatta da Valeria Pracchi (1991, 2a parte, p. 23) su segnalazione di Anna Bedon (che però nel suo saggio del 1982, negava la paternità montaniana), è confermata dalla Fairbairn (1998, cat. 1043, pp. 630-631). Il disegno raffigura pianta, mezzo prospetto e mezza sezione della ricostruzione del sacello Bracciolini presso Porta del Popolo. La pianta ha una forma a T con la parete interna articolata con nicchie rettangolari e semicircolari, mentre all'esterno gli angoli sono rimarcati da lesene corinzie o composite. L'alzato si sviluppa su due ordini: in quello inferiore è posto al centro un portale architravato dal profilo fortemente modanato, al quale si accede tramite una scalinata, e ai lati piccole finestre. L'ordine superiore mostra in ogni campata una finestra rettangolare, quella centrale con cornice superiore retta da mensole. Un frontone triangolare conclude la composizione. La sezione mostra un interno sobrio, con le nicchie sormontate da pannelli rettangolari, e la copertura a botte. Il disegno è replicato in modo identico, con l'aggiunta dell'acquerellatura per la definizione delle ombre e degli sfondati delle aperture, nell'album di Parigi (Bibliothèque Nationale de France, "Recueil de dessins d'architecture par Giovanni Battista Montano", ms Hb, 22-4, f. 4r). Altro esemplare è quello conservato a Londra (Sir John Soanes Museum, cat. 1043), nel quale la pianta non presenta il perimetro del podio sul quale è appoggiata, l'ordine inferiore è ionico, sopra il portale è collocato un pannello rettangolare e la sezione non rileva la copertura a botte del braccio a destra. Il disegno londinese reca sul verso una scritta autografa di Montano: "Apresso alle Mura di roma veceno alla porta del popolo dove ando a stare il leterato e la guasto" (Fairbairn 1998, p. 630, cat. 1043). Il "letterato" viene identificato dalla Bedon (1982, p. 82, n. 12) con Giovan Leonardo Geruso, palafreniere di Ferdinando de' Medici, così chiamato perché nel 1582 cominciò a raccogliere i bambini abbandonati in un ospizio presso Porta del Popolo, vicino alla chiesa della Madonna dei Miracoli. Per la studiosa le fonti di Montano sono la pianta di Sallustio Peruzzi gli Uffizi (A 665v) e il disegno di Antonio da Sangallo il Giovane sempre agli Uffizi (A 1168v). Secondo la Fairbairn (cit., p. 630) la ricostruzione di Montano dipende da due disegni, uno attribuito a Francesco di Giorgio, l'unico a mostrare anche l'interno della tomba (Codice Destailleur B dell'Ermitage, c. 108v); l'altro conservato all'Albertina di Vienna (disegnatore anonimo G).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056614
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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