Prospetto e dettagli dell'ordine dorico

disegno, post 1582 - ante 1621

disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Montano, Giovanni Battista (e Aiuti)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Ordini d'architettura" con la numerazione "116". L'attribuzione del disegno a Giovanni Battista Montano è fatta da Valeria Pracchi (1991, 2a parte, p. 18) su segnalazione di Anna Bedon, è confermata dalla Fairbairn (1998, p. 771), che lo inserisce tra gli esempi dell'ordine tuscanico, mentre la Pracchi lo individua come dorico. In effetti, il foglio raffigura entrambi gli ordini. Come sostiene Rodriguez Ruiz (1991, p. 80, cat. 62) commentando un elaborato analogo conservato a Madrid (Biblioteca Nacional, cat. B 7566), il disegno mostra una sequenza figurativa e concettuale sull'origine degli ordini, secondo una impostazione completamente nuova e insolita per i trattati di architettura del XVI secolo. Sebbene a partire dall'edizione di Vitruvio realizzata da Cesariano nel 1521, fosse usuale commentare l'origine dell'architettura con il modello della capanna, e quindi assegnare l'origine degli ordini al tronco di albero, Montano giunge a un esito di particolare chiarezza pedagogica. La colonna arborea (A) potrebbe essere stata ispirata da esempi ancora visibili, forse dalla stessa colonna a forma di tronco d'albero che Bramante realizzò nella Canonica di S. Ambrogio a Milano alla fine del Quattrocento, e che Montano "milanese", potrebbe aver visto. Accanto alla colonna/tronco, è disegnata una colonna dorica (B), seguita da una tuscanica (C). Come ci informano le note presenti sul disegno identico al presente, conservato in Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 6,9 (cfr. scheda), la colonna tuscanica è un'invenzione di Montano, alternativa alla precedente B, "vitruviana", che non apprezza perché "di diminouisse tropo poco per dove forma il capitello". Sul margine destro è tracciato il dettaglio della base, capitello e trabeazione con una legenda esplicativa delle singole parti. Altri fogli dedicati al medesimo tema, ma con soluzioni compositive diverse sono conservati a Oxford (Ashmolean Museum, The Larger Talman Album, fol. 86r), Parigi (Bibliothèque Nationale de France, album "Recueil de dessins d'architecture par Giovanni Battista Montano", ms Hb, 22-4, f. 150r), Londra (Sir John Soane's Museum, in Fairbairn 1998, cat. 857, 859, 860).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302056491
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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