Altare per esequie di Anna Marcybella Pac a Wilno
disegno,
1643 - 1643
Gisleni, Giovanni Battista (1600-1672)
1600-1672
disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerello grigio; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerello
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ATTRIBUZIONI
Gisleni, Giovanni Battista (1600-1672)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Altra come sopra" (leggi: "Macchina per funerale"). Il disegno raffigura l'apparato funebre allestito in occasione delle esequie di Anna Marcybella Pac nella chiesa dei Carmelitani a Wilno, progettato da Gisleni nel 1643. La defunta era la moglie di Stefan Pac, tesoriere e, dal 1635, vice cancelliere, oltre che amico personale di Ladislao IV re di Polonia. La composizione a schema piramidale, culminante con il ritratto di Anna posto al centro del basamento circolale che regge una statua, rimanda al tema della morte utilizzando soprattutto scheletri in varie fogge, mentre la decorazione pittorica si concentra sulla fede nel purgatorio e sul potere di intercessione di santi patroni e degli angeli. Il programma artistico e la decorazione, secondo Mossakowski (2002, pp. 60-63), sono influenzati dal viaggio che Gisleni compie in Italia, fermandosi probabilmente anche a Roma, e dal quale torna nel giugno 1643. A Roma deve aver visto le opere di Bernini ed essere rimasto colpito dal suo nuovo modo di ritrarre le morte, tanto da riproporre a Wilno il modello dello scheletro degli epitaffi berniniani di Alessandro Valtrini in S. Lorenzo in Damaso (1641) e di Ippolito Merenda in S. Giacomo alla Lungara. La soluzione adottata da Gisleni nell'altare polacco, di imprigionare scheletri dietro grate poste alla base dei vasi, viene dallo stesso autore ripresa nel proprio monumento funebre in S. Maria del Popolo a Roma.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302025869
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0