suonatore di flauto
bambola
ca 1955 - ca 1965
Lai Maria (1919-2013)
1919-2013
Bambola di piccole dimensioni in iuta, raffigurante un suonatore di flauto sdraiato
- OGGETTO bambola
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MATERIA E TECNICA
iuta/ ricamo
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ATTRIBUZIONI
Lai Maria (1919-2013)
- LOCALIZZAZIONE Nuoro (NU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è parte della Collezione Pinna il cui primo nucleo risale ai primi anni del Novecento. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, l’avvocato e parlamentare Giuseppe Pinna (Sarule 1854 – Nuoro 1908) acquistò i ruderi del Convento dei Gesuiti, confinante con la Chiesa delle Grazie, siti nello storico quartiere di Seuna e ivi fece edificare la sua abitazione e il suo studio composto da tre vani in serie e da una sala d'aspetto (BIBH: BS255007). Una decorazione in ferro battuto incastonata nelle scale di accesso al primo piano, riporta la data 1904, anno in cui il proprietario dell’immobile fece costruire un secondo piano e la facciata in stile Liberty. La villa, oggi ampliata con l’aggiunta di un terzo piano e di un attico di proprietà privata, annovera tra le sue pertinenze anche alcuni locali del cortile risalenti alla fine del XVII secolo, un tempo di proprietà dei padri gesuiti. Dopo la morte di Giuseppe Pinna, ucciso nel 1908 da un ciabattino mentre tornava a casa, l’intero immobile e i beni furono ereditati da suo figlio Gonario Pinna (Nuoro 1898-1991), avvocato penalista, giornalista pubblicista, scrittore e deputato in Parlamento dal 1958 al 1963, che contribuì all’implementazione della Collezione (BIBH: BS255001; BS255002; BS255003). Nel 1991 i beni furono divisi tra le sue figlie e, in seguito alla scomparsa nel 2014 di Lucia Pinna, che abitava nella casa di via delle Grazie, le proprietà sono state ripartite tra i nipoti. Non si hanno notizie del momento in cui la piccola bambola di iuta entrò in possesso di Gonario Pinna. Maria Lai cucì questa tipologia di manufatti in diversi momenti della sua vita, talvolta in occasione di laboratori didattici che faceva con i bambini, ma la maggiore produzione sembrerebbe essere incentrata nel decennio tra il 1955 e il 1965. Sulla scia del suo maestro Arturo Martini, per la Lai “ogni materia merita di essere guardata come se fosse oro” e in tutto il suo percorso artistico ha sempre plasmato ad arte ogni tipologia di materiale, dandogli dignità e valore, dalle piccole sculturine del Presepio, ai “Pupi di pane”, dai libri cuciti ai telai (BIBH: BS255020; BS255037)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250720
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0