Il divanetto in noce nazionale con seduta e schienale rivestiti in cuoio, è situato nello studio del Presidente dell'Istituto Figlie di Maria di Sassari e fa parte di una serie di arredi commissionati intorno agli anni dieci del XX secolo, quando venne inaugurato il casamento sulla via Muroni. Vi fanno parte un armadio, una scrivania, sedie con e senza braccioli, le cornici lignee della finestra (con mantovana in tessuto) e della porta, anch'essa con l'inserto, ricorrente, di un arazzo ispirato ai disegni geometrici della tradizione sarda. Il divanetto ha una seduta a trapezio che poggia su quattro gambe, leggermente strombate, il sotto seduta anteriore è decorato con un intaglio dalle linee Art Nouveau, che si ripetono, con delle varianti, nei montanti di raccordo dei braccioli e nell'elemento sotto la spalliera, che presenta, alla sommità, lo stesso motivo a modanature a toro sovrapposte del cappello dell'armadio e del sottopiano della scrivania. Spalliera e seduta sono rivestite in cuoio, con bordo in passamaneria fissato con chiodi a borchia

  • OGGETTO divanetto
  • MATERIA E TECNICA cuoio/ imbottitura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Sardo
  • ATTRIBUZIONI Ebanisteria Fratelli Clemente (attribuito): ditta produzione mobili
  • LOCALIZZAZIONE Istituto Figlie di Maria
  • INDIRIZZO via Luigi Rolando n.3, Sassari (SS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1911 si verifica si verifica l'ampliamento del Regio Orfanotrofio delle Figlie di Maria in Sassari, con l'edificazione della nuova ala dell'edificio in via Muroni, inaugurata nel 1921. La commissione degli arredi dello Studio del Presidente dell'Istituto Figlie di Maria alla Ditta Fratelli Clemente si potrebbe far risalire a quell'arco temporale. Discendenti da Bernardo, falegname piemontese originario di Ivrea, attivo a Sassari dal 1870 con laboratorio nei locali della Frumentaria, dal 1880 i fratelli Clemente si costituirono in società, con il nome di “Ditta Fratelli Clemente”, dando lavoro a circa cinquanta operai. Pasquale, il primogenito, prese la guida dell’azienda, mentre Giovanni, Domenico ed Enrico erano ebanisti, l’ultimogenito, Gavino, dal 1883 studiò all’Accademia Albertina di Torino, per entrare nell’impresa una volta completati gli studi. Negli anni ottanta del XIX secolo, la ditta realizzò le porte, le finestre e gli arredi del Palazzo della Provincia di Sassari. I decenni tra la fine del XIX e i primi del XX secolo furono fiorenti per la Ditta Fratelli Clemente, con un aumento consistente delle commissioni e un raddoppiamento delle esportazione dei mobili, che spinse la ditta ad acquistare dal Demanio le antiche Carceri di S. Leonardo, che furono demolite per far spazio alla nuova sede, che ospitava i laboratori di ebanisteria e gli spazi espositivi di mobili, tappezzerie e tendaggi. La nuova sede venne inaugurata nel novembre del 1888. A quel tempo il numero degli operai dell’impresa era raddoppiato e constava di circa un centinaio di lavoratori. Contemporaneamente, gli arredi della ditta Fratelli Clemente furono insigniti di premi e medaglie d’oro: all’Esposizione Generale Italiana di Torino (1884), all’ Esposizione di Roma per il cinquantenario dell'Unità d'Italia del 1911, anche a livello internazionale (Expo di Parigi del 1900; Esposizione di arte decorativa italiana a Stoccolma, 1920). Fra le opere della Ditta Fratelli Clemente si ricorda la bara per la salma di Garibaldi, commissionata dal Comune di Sassari nel 1882; la specchiera intagliata, premiata all’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884; gli arredi neogotici di Palazzo Giordano Apostoli a Sassari; la camera da letto della Regina Margherita per la residenza di Castel Savoia a Gressoney Saint Jean, realizzata nel 1899; lo stipo della bandiera per la corazzata Sardegna, gli arredi dello studio romano di Grazia Deledda (1913). La ditta cessò la produzione nel 1951
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000249509
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro​
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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