San Simone di Crepy
statuetta devozionale,
1400 - 1499
Statuetta su base lignea modanata su tre lati, il retro liscio; gli occhi presentano la pupilla forata
- OGGETTO statuetta devozionale
-
MATERIA E TECNICA
Avorio
LEGNO
- AMBITO CULTURALE Bottega Borgognona
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa d'Orri
- INDIRIZZO SS 195, km 16, Sarroch (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il santo, avvolto da un mantello con bordi gallonati incisi a cerchielli forati al centro, sostiene con la sinistra un filaterio con iscrizione. La mano destra è sollevata in un gesto di allocutio. In vita porta una cintura incisa a triangoli con foro centrale. Piccoli forellini decorano il girocollo della veste. Confrontando l'esecuzione delle mani si nota una sensibile differenza, essendo più massiccia la destra. La mano sinistra, più scarnificata, è incollata al polso; si deduce sia un intervento restaurativo. Si chiarisce così, il poco comprensibile gesto del braccio, forse originariamente poggiato su un bastone. Anche la parte tergale mostra delle integrazioni. La prima riguarda il capo a destra. Lungo tutto il manto è evidente un'integrazione di quattro pezzi di varie dimensioni e di colorazione più giallastra rispetto all'avorio del manufatto. La gallonatura del mantello si interrompe prima delle integrazioni sul tergo. La statuina non ha nella produzione isolana nessun confronto. La scultura in avorio è piuttosto rara in Sardegna (ad eccezion fatta per i manufatti artigianali), ed è tutta di importazione. La raffinata esecuzione e la preziosità del materiale fanno propendere per una sua esecuzione extra - isolana; probabilmente giunta in Sardegna attraverso il mercato antiquario. I caratteri stilistici e formali rimandano alla scultura borgognona del XIV/ XV secolo, improntata sulla scia dell'opera di C. Sluter. Un valore indicativo soprattutto per l'espressività del volto, hanno tarde opere come il S. Giovanni Battista (1457), della chiesa di Chateaunef - en Auxois. L'influenza della scultura borgognona e specificatamente sluteriana sull'arte piemontese e della Savoia durante il XIV/ XV secolo, e la lunga permanenza del marchese Stefano di Villahermosa alla corte sabauda in Piemonte, potrebbero chiarire a circoscrivere l'area di provenienza del manufatto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000050231
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2023
- ISCRIZIONI sul filaterio - REMIS(S)IONE(M) PEC(C)ATORU(M) S. SIMON - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0