Ripostiglio di Monte Arrubiu (deposizione di materiale ripostiglio)

Sarroch, ca XIV sec. a.C - ca X sec. a.C

Il sito è noto in seguito alla notizia, riportata da A. Taramelli nel 1926, del rinvenimento fortuito di un ripostiglio di bronzi nuragici, avvenuto nei primi anni del Novecento durante lavori agricoli eseguiti da Addis Raimondo e Salonis Francesco. All'interno di una buca scavata a poca profondità dal suolo si rinvennero, all'interno di un contenitore fittile a impasto grezzo, una serie di strumenti in bronzo (accette, asce, 1 zappetta), resti di fusione, panelle in rame intere e in pezzi del peso complessivo di Kg 20. A tali oggetti si aggiungevano altri Kg 10 circa di frammenti in bronzo. Tali oggetti vennero interpretati come relativi alla scorta di materiale da fusione di un fonditore tuttavia gli scavi eseguiti dallo stesso Taramelli in prossimità del rinvenimento misero in luce una capanna nuragica (diam. esterno m 8, diam. interno m 5, h m 1) che non restituì dati relativi a impianti artigianali legati ad attività di fusione. Più di recente i materiali rinvenuti vengono interpretati in funzione di scopi rituali o votivi

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