grifone

formella,

Inglobata nell'incasso della lunetta del portale. Scolpita a bassorilievo. Mostra doppia cornice ad ovoli rovesci divisi da bacchette, foglie nervate. Al centro (tra motivi fitomorfi a trifoglio, sparsi e da cui fuoriescono forse dei frutti allungati, resi a striature) è un grifo. Sulla sinistra si attacca il frammento di una seconda formella, di cui rimane solo parte della cornice a trecia, ovoli rovesci e foglia

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA PIETRA CALCAREA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bizantina
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la Serra è databile al IX - X secolo, proveniente da un edificio bizantino della città. La studiosa confronta la formella con il pluteo raffigurante un leone, proveniente dall'isola di S. Macario, IX secolo. Stretti confronti sono da instaurarsi con altro pluteo , IX secolo, sempre proveniente dall'isola di s. Macario, raffiguranti un pegaso e un grifone affrontati. Quest'ultimi derivano da schemi largamente usati nei tessuti sassanidi, diffusi nell'arte islamica e romanica attraverso l'arte bizantina (la studiosa porta a cfr., tra l'altro, il manto dell'incoronazione degli imperatori germanici, eseguito a Palermo, 1133 - 1134). A stilemi legati al repertorio decorativo di tessuti e soprattutto di avori sono da ascriversi anche le ghiere che circondano le ali degli animali scolpiti nei plutei succitati. una variante di queste bordure (non perlinata) è visibile nel grifo del Duomo; dalle due ghiere a mezza luna fuoriesce l'ala anteriore. Questo tipo di ornato è frequente nella scultura pugliese dell'XI secolo. Una datazione più tarda della formella cagliaritana, sembra essere proposta dal coroneo - fine X/ XI secolo - il quale porta diversi esempi di rilievi raffiguranti grifi, databili tra il IX - XI secolo (lo studioso fornisce anche una seconda datazione IX - X sic!). Numerosi sono, inoltre, i confronti con il tipo di cornice, riscontrabili in rilievi isolani di identica datazione. L'ornato fitomorfo è presente nella scultura altomedioevale dell'XI secolo. L'inserimento nel portale cagliaritano di materiali di spoglio di epoca precedente trova riscontro in uguali operazioni verificatesi nel duomo di Pisa, in particolare si veda la mensola - secolo XI - originariamente sostenente un leone, proveniente forse dall'originario prospetto buschettiano (1118), ora conservata al Museo dell'Opera del Duomo. Il Delogu attribuisce la formella alla maestranza che attuò il primo impianto della Cattedrale (1200 - 1250 c.), ritenendo che all'interno di questa stessa maestranza operassero personalità di diversa origine culturale, alcune delle quali legate a canoni dell'arte dell'XII secolo. Vi è da aggiungere la constatazione che gran parte degli ornati di spoglio inseriti nei muri esterni della Cattedrale (ad eccezione del sarcofago classico del transetto sud), possono ascriversi alla metà del XII secolo, e attribuirsi ad ambito pisano. la loro provenienza è da ricercarsi in un unico edificio, probabilmente ubicato nello stesso quartiere di Castello (o dalla distrutta cattedrale giudicale di S. Igia?)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000046315
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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