portale - ad arco - bottega francese (secc. XI/ XII)

portale ad arco, 1000 - 1199

Sono d'accesso alle due navate della chiesa. Quello destro è leggermente più grande; per il resto sono quasi identici, differendo nel numero e nella grandezza dei conci. i piedritti sono formati da tre o quattro conci ben squadrati. l'arco a tutto sesto, risulta composto da tre conci, di cui il centrale forma la chiave a cuneo

  • OGGETTO portale ad arco
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria
  • LOCALIZZAZIONE Serdiana (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il buonstato di conservazione si deve agli interventi di restauro effettuati. I confronti sono da farsi con i portali della facciata del S. Platano a Villaspeciosa (1135-41); ma anche, per l'estrema semplicità delle forme con i portali di chiesa tardo - bizantine quali il S. Giovanni di Assemini (X-XI sec.), e fuori dell'Isola con edifici databili all'IX sec. (S. Benedetto e S. Pietro a Civate). In Sardegna, generalmente, già a partire dal XII sec. i portali sono arricchiti da piedritti evidenziati, architravati e lunettati, spesso sopracigliati o con mensole (Delogu, 1953). La chiesa di Sibiola, studiata dal Delogu, fa parte di quel gruppo di edifici chiesastici, sorti o ricostruiti sotto l'influenza dell' arte francese vittorina, importata da maestranze dipendenti dai monaci di Marsiglia (attivi nel meridione dell'isola a partire dal 1079-89). Il gruppo di chiese ad essi attribuite si distingue per alcune peculiarità architettoniche costanti: coperture a volta a botte attraversata da archi doubleaux, coronamento ad archeggiature, reimpiego di strutture e materiali preesistenti e di spoglio (S. Saturno, 1089 - 1119, S. Pietro, 1090, in Cagliari, S. lussorio, 1110-20 a Fordongianus, S. Efisio, post 1089 a Pula, mentre il s. Antioco, donato ai vittorini nel 1089, è stato recentemente provato che fosse una chiesa sicuramente integra in tutte le sue parti, S. Maria di uta, 1135-45). Altra peculiarità è la planimetria a due navate: S. maria di Sibiola, 1110-30, S. Platano, S. Lorenzo in Cagliari, 1110-20, S. Saturno a Ussana. Il tipo di planimetria è peraltro presente in Sardegna in chiese antecedenti all'intervento vittorino: SS. Elia ed Enoch, post 1064-Siligo. Anche per la chiesa di Sibiola si può forse ipotizzare che i monaci integrassero le nuove strutture su di un edificio di epoca (forse) tardo-bizantina. Così come accade per il S. Saturno, S. Lussorio, S. Platano. La stessa planimetria rimanda a pratiche liturgiche orientali, espresse in una duplice intitolazione e in culti separati, per la funzionalità dello spazio riservato al rito
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000045494
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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