Il mese di Dicembre. dicembre
rilievo,
1200 - 1299
L'altorilievo è stato realizzato su una delle quattro facce d'un blocco quadrangolare di trachite grigia e rappresenta una figura maschile stante. Il volto, dall'altissima fronte incorniciata da una fluente chioma resa a ciocche, è dominato dai grandi occhi a mandorla sfuggenti verso le tempie ed incassati nelle depressioni orbitali in netto contrasto con la sagomatura a T del naso e delle arcate sopraciliari. Le braccia disposte lungo il busto riflettono ai gomiti mentre le mani trattengono, davanti al busto, un pugnale inguainato, tra le gambe divaricate è disposto, in posizione rampante, un quadrupete, forse un maiale, dalla corta coda a ricciolo
- OGGETTO rilievo
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Nord-occidentale
- LOCALIZZAZIONE Laconi (NU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è stata rinvenuta nel 1982, in seguito al crollo del muro perimetrale d'un fatiscente edificio nel quale era inglobata. Tale ubicazione risale comunque a tempi relativamente recenti - primi del '900- giacchè si conserva memoria d'una più antica sistemazione, forse nell'atrio della stessa casa, con il rilievo a vista. E' evidente però che neppure in questo caso si trattava della collocazione originaria poichè caratteristiche di stile rivelano una ben più antica ed enigmatica provenienza. L'appartenenza all'ambito della plastica romanica altomedievale si rivela sia dal punto di vista iconografico che da quallo tecnico. L'altorilievo infatti si ispira alle raffigurazioni della serie dei mesi e dei lavori agricoli stagionali, così frequenti nell'ordinamentazione plastica delle chiese lombardo-padane dei secc. XII-XIII. Influenze della scultura lombarda si colgono anche nella tecnica dell'altorilievo che stacca nettamente dal fondo e crea distinti, e limitati, piani di modellazione. Espediente formale che fa risaltare la consistenza plastica della figura, che vive del contrasto di superfici piane e aggetti. Emerge in tal modo la piena volumetria della testa rudemente sbozzata con tratti duri ma espressivi, la contenuta e selvaggia energia fisica delle materie. Al mommento l'opera non trova rispondenze stilistiche nel panorama delle scultura sarde per cui risulta problematico individuarna l'ambito di provenienza: si può comunque ipotizzare che si tratti di opera di lapicida locale che risente influenze ed echi dell'arte lombarda
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000043406
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0