candeliere da chiesa,

Grande candelabro intagliato e dorato a mecca con bolo rosso. Presenta la base di forma pressoché triangolare, poggiante su piedi a ricciolo estroflesso, dal profilo curvilineo a riccioli e volute fogliacee con piccolo cartiglio centrale dipinto in rosso attorniato da volute ed elementi fito-floreali a rilievo. Parte sommitale della base triangolare rastremata con piccole foglie d'acanto e specchiature con fondo inciso a reticolo con puntini centrali. Superiormente il fusto si allarga con nodo, pressoché circolare, con foglie d'acanto a svasare e teste di cherubini a tutto tondo alternate a lunghe foglie d'acanto cadenti con punta estroflessa. Dopo nuova rastrematura circolare a gola semplice vi è un altro nodo a forma, pressoché, di piramide rovesciata con profilo mistilineo a volute contrapposte che racchiudono uno spazio interno decorato a rilievo con pendoni floreali su fondo bulinato a cerchietti. Dopo nuova rastrematura, con baccellatura e foglioline estroflesse seguite da gola semplice, si allarga una forma globulare decorata con tre teste di cherubini a rilievo alternate a pendoni fitoformi su fondo bulinato a cerchietti. Ancora una rastrematura circolare a gole semplici inframmezzate a baccellatura fa da base a un'alta colonna con, alla base, doppio ordine di foglie d'acanto con punte estroflesse che avvolgono un fusto composto da strisce, ad andamento trasversale verticale, di perline e nastri. Al termine si apre un largo piatto con base a perline e foglie e profilo a baccelli e cerchietti, su cui si innesta un cilindro, forse di fattura successiva, con foglie d'acanto a rilievo e incavo interno per l'inserimento della candela

  • OGGETTO candeliere da chiesa
  • MATERIA E TECNICA legno di pioppo/ intaglio, gessatura, doratura a mecca
  • AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Nicola
  • INDIRIZZO via Duomo, s.n.c, Roccavaldina (ME)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il grande candeliere, in coppia con altro gemello (vedi scheda 1900384974), presenta caratteristiche stilistiche proprie del barocco meridionale nelle sue espressioni più fastose ed esuberanti, cronologicamente collocabili a cavallo tra il secolo XVII e quello successivo. Tuttavia, la notizia rintracciata nei registri di esito della chiesa, in cui si annota nel gennaio del 1717 una spesa per "due candelieri grandi", per quanto non siano indicati né le misure, né l'autore e neppure una descrizione dettagliata, rende compatibile tale datazione per il nostro oggetto. La tecnica della doratura a mecca con bolo rosso su legno di pioppo potrebbe indirizzare verso un'esecuzione da parte di una bottega siciliana o, tuttalpiù, meridionale. Alcune soluzioni decorative ricordano esempi similari presenti su una serie di candelieri d'altare, di dimensioni ridotte, esistenti sull'altare dell'Oratorio di Santa Cita a Palermo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384973
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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