Ad altorilievo è rappresentato un angelo con le ali aperte che regge uno scudo a strisce verticali

  • OGGETTO rilievo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Siciliana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Regionale della Sicilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Abatellis
  • INDIRIZZO via Alloro 4, Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento catalogato, probabilmente pertinente ad una cassa di sarcofago o ad un monumento sepolcrale, e che rappresenta ad altorilievo un angelo ad ali spiegate che trattiene fra le braccia uno stemma gentilizio, pervenne, per devoluzione, alla Galleria Regionale della Sicilia dal Museo Nazionale di Palermo nel 1953, in occasione della scissione delle sue classi museali. Nulle purtroppo le notizie sia sulla provenienza originaria del frammento, che sulla sua collocazione all'interno del vecchio Museo Nazionale. Il frammento, comunque, può ricondursi cronologicamente ad altre sculture simili di fine quattrocento e di primo cinquecento di ambito siciliano, infatti la stessa tipologia si riscontra in decorazioni simili realizzate per ornare casse di sarcofagi e monumenti sepolcrali. La scultura catalogata può essere confrontata con l'altorilievo, anch'esso rappresentante un angelo che tiene fra le braccia lo scudo siciliano dei Rosso, posto su un quadrante della cassa del sarcofago di Laura Rosso, sarcofago conservato nella chiesa di San Domenico a Militello Rosmarino (ME) e attribuito a Domenico Gagini. L'unica differenza sta nello scudo dello stemma, l'uno di tipo tedesco l'altro siciliano, la forma quindi condiziona la posizione dell'angelo che è frontale, nella scultura catalogata, e quindi più rigida. La scultura presenta in più punti tracce di meccatura per cui si può supporre che alcune parti dovevano essere dorate, come il volto e parte dei pali dello stemma , tipologia decorativa in uso nell'ambito delle botteghe dei Gagini. L'identificazione, invece, dello stemma gentilizio appare problematica: infatti sono quasi impercettibili le righe verticali incise sui pali centrali e nulli altri elementi sui rimanenti pali. Sembra quindi potersi trattare dello stemma dei Montalto (palato di rosso e argento)famiglia attestata a Palermo, intorno alla prima metà del Cinquecento periodo corrispondente alla datazione della scultura. Oppure potrebbe trattarsi della famiglia Agliata (tre sbarre di nero in campo oro), anch'essa attestata a Palermo nel periodo di datazione della scultura, se consideriamo le impercettibili righe come un elemento sporadico e attenzionano sui pali le tracce di meccatura. Probabilmente il frammento scultoreo catalogato proviene da qualche monumento sepolcrale appartenuto ad un componente delle famiglie Agliata o Montalto, e forse smontato in occasione della dismissione della chiesa che lo conteneva. Alla fine dell'Ottocento purtroppo questa sorte, a causa dell'eversione dell'asse ecclesiastico, toccò a molte chiese di Palermo ed elementi dei suoi monumenti finirono, per dono o per acquisto, nei depositi del vecchio museo purtroppo strappati ai loro contesti originari, oggi importantissimo dato, per ricostruire la storia dell'altorilievo catalogato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900322636
  • NUMERO D'INVENTARIO 4920
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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