scultura, elemento d'insieme - bottega siciliana (prima metà XVII)

scultura,

Lastra ad altorilievo che si sviluppa a sinistra in una voluta ornata da marmi policromi in cui è rappresentato uno scheletro rampante che sostiene sopra il capo una ghirlanda di fiori e frutta

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ a intarsio, scultura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Regionale della Sicilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Abatellis
  • INDIRIZZO via Alloro 4, Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pervenuta a palazzo Abatellis in seguito alla scissione delle classi archeologiche, storico artistiche e demoantropologiche delle raccolte museali dell‘ex Museo Nazionale. La scultura catalogata faceva parte di un disegno compositivo di una lapide sepolcrale, che oggi si rileva frammentario: rimangono soltanto due altorilievi (vedi scheda aggregata) che costituiscono le parti laterali, ed è mancante la parte centrale che doveva contenere un'iscrizione. Poche sono le notizie sull'opera proveniente dalla chiesa di S. Anna alla Misericordia di Palermo, che insieme ad altri materiali fu portata all'allora Museo Nazionale di Palermo; la notizia si rileva da un documento del 1908 conservato presso l'archivio storico della soprintendenza di Palermo [faldone 1829-1914]. La chiesa di S. Anna fu edificata alla fine del cinquecento insieme al convento dai padri di S. Nicolò degli scalzi, appartenenti al terzo ordine di S. Francesco. Una prima chiesa fu aperta al culto nel 1506. L'impianto attuale sorse sfruttando le strutture cinquecentesche da un progetto attribuito a Mariano Smiriglio e la chiesa fu riaperta al culto nel 1639. Durante il terremoto del 1726 la struttura venne gravemente danneggiata e successivamente consolidata. La facciata progettata dall'Amico fu costruita nella prima metà del settecento e gli elementi scultorei vennero eseguiti sui disegni di Giacomo Serpotta da Giacomo Pennino e Lorenzo Marabitti. Altri eventi sismici dovettero influire sulla vita della chiesa: infatti a causa dei danni del terremoto del 1751 fu demolito il terzo ordine della facciata, e l'attuale facciata fu riprogettata dall'architetto Francesco Ferrigno. A causa del terremoto del 1823 che causò il crollo delle coperture furono danneggiati i cicli pittorici decorativi delle volte, e rimasero solo quelli di Filippo Tancredi della fine del seicento e quelli di Vito D'Anna del pieno settecento. Probabilmente la lapide in oggetto fu dismessa per i lavori di restauro che si susseguirono a causa dei vari eventi sismici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900267665
  • NUMERO D'INVENTARIO 4967
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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