Pietà
Il dipinto viene comunemente conosciuto dai verbicaresi come “Deposizione”, l’identificazione con l’episodio dei Vangeli che descrive la Passione e Morte del Cristo, nello specifico quello ascrivibile alla XIII^ stazione della Via Crucis: “Gesù viene deposto dalla croce e consegnato a sua madre”, si rivela corretta ma fuorviante. Nelle raffigurazioni canoniche della Deposizione di Cristo come modello figurativo si ripropone, nella maggior parte dei casi, pedissequamente, il racconto secondo cui, dopo aver ottenuto da Pilato il permesso prescritto dalla legge romana per dare sepoltura ai condannati, giungono al Calvario un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta che non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri: “Egli era di Arimatea, una città dei giudei, e aspettava il regno di Dio”. (Lc 23, 50-51). “Con lui viene anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portava una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre (Gv 19, 39)” per prepararlo alla sepoltura. Insieme schiodano il corpo di Gesù per consegnarlo fra le braccia di Maria, che si abbandona al dolore. (continua in ANNOTAZIONI)
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Iannotta Pasquale (notizie Seconda Metà Sec. Xix)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Giuseppe
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800107888
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2015
- ISCRIZIONI in basso - A DIVOZIONE DI MARIA MARADEI P. IANNOTTA DIPINSE 1881 - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0