altare, opera isolata - bottega calabrese (sec. XVIII, sec. XIX)

altare, 1770 - 1770

Eseguito prevalentemente in marmo bianco e rosso, presenta al centro del paliotto un sorta di arca a rilievo incorniciata da marmo bianco con motivo stemmiforme centrale nel quale sono inseriti una corona con la palma del martirio, due colonnine a volute reggono la mensa, affiancata da riquadri ornati da commessi marmorei variopinti formanti un motivo a volute dal quale dipartono fiori di loto capovolti; alle estremità una voluta fitomorfa. Nella zona superiore sono presenti due testine di cherubini, ai lati, i due zoccoli su cui poggiano le colonne, due fasce a specchiature marmorea, tabernacolo centrale dalle forme architettoniche con riccioli fitomorfi laterali, apparentemente rifatto nelle lesene laterali e la zona centrale. Il ciborio è costituito da due colonne cimate da capitelli compositi, affiancato da volute fitomorfe, reggenti cimasa modanata, incurvata al centro conclusa da due riccioli laterali a frammento di trabeazione e fastigio centrale con clipeo. La zona incorniciante la nicchia centrale è ornata da commessi in marmo bianco su marmo policromo disegnante volute nella zona inferiore, cornice arricciata con due serti di corolle di fiori di loto, in quella superiore conclusa da un fastigio stemmiforme contenete un'iscrizione

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Calabrese
  • LOCALIZZAZIONE Davoli (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare presenta due iscrizioni, ognuna contenente una data separate tra loro da circa un secolo di anni e quelli più recente cita, oltre i donatori, anche il nome di quello che sembra essere un artista, Federico Pitelli, di cui, però, non è stato possibile reperire alcuna notizia che ne chiarisse la specialità artistica. Siccome, però, le caratteristiche generali dell'altari, sia in quanto struttura che elementi decorativi, si accordano meglio ance per le somiglianze che si possono scorgere tra questo altare ed altri due altari della medesima chiesa, opera dei fratelli Pisani, di Serra San Bruno, ed eseguiti appunto anch'essi nella seconda metà di tale secolo. Non è improbabile che la seconda iscrizione si riferisca alla parte centrale del tabernacolo che appare di epoca più recente, come ancora più recente è lo sportello del tabernacolo stesso.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800025863-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ISCRIZIONI al centro dell'arco superiore, nello stemma - J.V.D. FELIX/ BADOLISANI/ P. F. C. A. 1770 - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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