bacile, elemento d'insieme - bottega tedesca (inizio sec. XVIII)

bacile, 1700 - 1710

Brocca ad "aiquiere coaque" con base circolare decorata da un giro di baccellature ad andamento obliquo, ripreso come motivo decorativo della sottocoppa. Collo segnato alla base da un giro di scanalature verticali e da un giro di perline; lungo il bordo superiore ornato a volute e conchiglie, cesellate alle estremità, sbalzate in negativo sui lati; ansa a eleganti volute, sotto il becco è applicato uno stemma vescovile. Bacile decorato a cerchi concentrici, il primo a baccellature oblique, il secondo, rilevato, con perline e fiori, il terzo con volute e fogliami intervallati da conchiglie sbalzate in negativo. Parte centrale convessa, per favorire il fissaggio della brocca, decorata con gli stessi motivi del bordo. Su quest'ultimo compare ancora una volta lo stesso stemma della brocca

  • OGGETTO bacile
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura/ sbalzo
  • MISURE Diametro: 46.5 cm
    Altezza: 4.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Tedesca
  • LOCALIZZAZIONE Crotone (KR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionata da Gaetano Couta, portoghese, vescovo di Crotone, la lavanda è citata sia dal Frangipane sia dal Vaccaro e da essi attribuita a bottega orafa del XVIII secolo. Lo studio di questo completo presenta tuttavia alcuni problemi. Abbastanza simili per fattura e motivi decorativi, perfettamente rispondenti al gusto settecentesco, e di ottima qualità, nonché apparentemente creati per completarsi, i due pezzi sono stati probabilmente eseguiti in luoghi e da maestri diversi. Infatti, mentre la brocca presenta un marchio di argenteria austro-ungarica della città di Troppau in uso nel 1714 ed un bollo probabilmente riferibile a un argentiere di quel luogo, il bacile mostra invece il marchio di argenteria tedesca della città di Agsburg, Augusta, in uso dagli inizi del XVIII secolo fino al 1735/36, quando al di sotto della pigna con base, ricordo della dominazione romana, il "piren" degli antichi statuari, compare una lettera annuale e un diverso punzone di argentiere. Nulla contribuisce a chiarire questa differente commissione. Che il vescovo Costa si sia rivolto ad artisti austro-ungarici, invece, può essere giustificato dal fatto che a partire dal 1713/14 (paci di Ultrecht e Rasdat) il Regno di Napoli è confermato dominio austriaco fino al 1735, quando passa a Carlo III di Borbone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800023546-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI bordo - Stemma - Vedi scheda
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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