presso il forno. interno con figure

dipinto, 1863 - 1863

All’interno di una cucina con le pareti scalcinate e fuligginose, due donne giovani indossano grembiuli e copricapo, tipici costumi dell’epoca. Una donna è sull’uscio di una porta in fondo alla stanza con una scodella in mano, l’altra innanzi al forno con una pala è intenta a lavorare; vicino a quest’ultima figura, nella penombra, un bambino accarezza un cane, mentre accanto al forno, seduta su di uno scalino una fanciulla regge sulle gambe un bambino. In un angolo sono accatastate le fascette di legno e diverse brocche in terracotta sono sparse nella stanza

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 80 cm
    Larghezza: 79 cm
  • ATTRIBUZIONI Lenzi Michele (1834/ 1886)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA - Museo delle Arti Catanzaro
  • LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico
  • INDIRIZZO Via Alessandro Turco, Catanzaro (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto realizzato nel periodo in cui il Lenzi si è trasferito a Cortale dal 1861 al 1865 viene identificato con quello presentato all’Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti nel 1862, intitolato Scena domestica in Calabria. Ma da una analisi diretta dell’opera, accanto alla firma dell’artista, compare la data del 1863. Sica riporta che la cucina raffigurata nel Racconto della nonna (una replica del dipinto, eseguito a Cortale è conservato nella Pinacoteca a Bagnoli), non solo è la stessa che compare nel Forno Calabrese, ma sia quella di Andrea Cefaly, presso cui il Lenzi fu ospite durante il suo soggiorno in Calabria. Inoltre sostiene che le donne raffigurate nel Forno calabrese non siano calabresi, ma bagnolesi, riprese dal Lenzi da una fotografia inviatagli a Cortale da Nicola Pescatori di Bagnoli che Sica ha visto nell’album Bucci, riscontrandone la somiglianza. Nel dipinto l’attitudine al verismo del Palizzi è indirizzato verso un’attenzione luministica meno indagatrice delle superfici, rivolta più all’insieme della composizione che al dettaglio; nella rappresentazione della scena: lo spazio, gli oggetti sono determinati dal loro rapporto, costruito sulla macchia di colori chiari e scuri, il contrasto determina la plasticità delle forme e la macchia di colore non annulla i contorni. All’interno della stanza la luce tagliente che sembra farsi strada tra le pareti fuligginose proviene da due fonti aventi direzioni opposte: una dalla finestra sulla sinistra e l’altra dalla bocca del forno sulla destra, le cui fiamme illuminano il volto della donna che le sta di fronte; filamenti di luce descrivono le fascine di legna accantonate in un angolo. L’ambiente pur ricordando l’intimismo di alcuni interni calcinosi delle case povere di Gioacchino Toma, non lascia trasparire nessuna malinconia. Il realismo narrativo che coglie l’intimità delle classi più umili è affine alle "bambocciate" di Gerolamo e Domenico Induno e condiviso dal Martelli e dal Cefaly
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800007597
  • NUMERO D'INVENTARIO 19
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2022
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - M. Lenzi Dip. 1863 - Lenzi, Michele - corsivo - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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