Cartiera Nardi
La Cartiera Nardi, situata nella frazione di Pracando, fu costruita nel 1863. Si tratta di un’imponente struttura ormai in abbandono da anni, articolata in cinque corpi di fabbrica in muratura. Si sviluppa su tre piani: il piano terra ospita i macchinari ed i magazzini, il primo piano è destinato alle abitazioni degli operai ed il secondo piano è adibito a “spanditoio”, come dimostra la caratteristica successione delle alte finestrature. La Cartiera Nardi cessò la sua attività nei primi anni Settanta e tutti i macchinari all'interno sono rimasti integri e non hanno subito trasformazione tecnologiche. Anche gli ambienti sono rimasti pressochè inalterati e danno una chiara testimonianza del ciclo produttivo originario. Il funzionamento dell'opificio era strettamente legato al sistema di acque costituito dai due torrenti principali il Pescia di Collodi e il Pescia di Colognola oltre ad altri tre fiumiciattoli canalizzati. La struttura è realizzata in pietra locale e in laterizio, con elementi di dimensioni variabili legati da malta. I cantonali sono costituiti da pietre sbozzate, alternate al ricorso di mattoni. Le finestre, in particolare quelle dei vani destinati a “spanditoi”, variano per altezza e dimensioni, alcune sono architravate altre archivoltate in laterizio. Le aperture degli ambienti destinati ad abitazione presentano arco di scarico in mattoni e architrave in pietra. Il sistema di copertura presenta una struttura in legno caratterizzata dal ricorso alle capriate con un manto di copertura in laterizio costituito da embrici e coppi disposti su un sistema a capanna. Tutti gli elementi che compongono il sistema di travature e soffittatura sono in legno a incastro senza l'utilizzo di giunzioni metalliche
- OGGETTO cartiera
- LOCALIZZAZIONE Villa Basilica (LU) - Toscana , ITALIA
- INDIRIZZO SP55, Villa Basilica (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il territorio compreso tra la provincia di Lucca e quella di Pistoia ed attraversato dalle valli del Pescia maggiore e del Pescia minore, nel corso dei secoli si è caratterizzato per l'alta concentrazione di cartiere. I primi impianti sono documentati già dal XIV secolo e fino al 1900 si è assistito ad una progressiva espansione tanto che questa zona, a fine ‘800, risulta uno dei più importanti poli industriali del territorio nazionale. Particolarmente ricca di opifici destinati alla lavorazione della carta è la strada provinciale che collega Villa Basilica a Bagni di Lucca denominata la via delle Cartiere, in cui si in cui sono presenti molti opifici industriali di grande valore storico e culturale. La produzione cartaria di Villa Basilica ed in particolare della Cartiera Nardi deve il suo successo all'invenzione della cartapaglia, un prodotto inventato del 1834 dal chimico e farmacista di Villa Basilica Stefano Franchi, per ovviare alle difficoltà nel reperire cenci e stracci, solitamente utilizzati nella produzione della carta. La materia prima da cui si produce questa tipologia di carta, infatti, è lo stelo del grano in particolare quello che rimane a seguito della mietitura, ricco di cellulosa che è il collante necessario per tenere unite le fibre della carta. La paglia veniva mescolata con calcina e acqua e dava origine alla cosiddetta carta gialla. Questa scoperta diede una spinta molto forte all'industria cartaria tanto che nel 1911 le cartiere in provincia di Lucca erano 106 e diventarono 211 nel 1971. La paglia veniva portata alla cartiera e raccolta in un uno spazio apposito per farla macerare con una soluzione di calce viva e acqua all'interno del bollitore, un grande recipiente di forma sferica fatto ruotare da un braccio rotante per 6-8 ore. il composto veniva raccolto in casse di legno e portato in vasche circolari in pietra dove veniva lavato dalla calce, pestato e sminuzzato per poi essere raccolto in una vasca interrata con fondo inclinato che permetteva di convogliare tutto il prodotto verso un macchinario con una catena che lo trasportava su una canala. Il pesto così ottenuto veniva convogliato in grandi vasche in muratura attraverso altre canalizzazioni e poi portato al setaccio, che filtrava il composto separando le fibre più grosse da quelle più fini. Da questo momento iniziava la creazione del foglio che attraverso una serie di passaggi nei vari macchinari veniva strizzato dall'acqua e staccato dalla macchina per poi essere portato sul banco e tagliato in base al formato desiderato. I fogli venivano raccolti in pacchi e trasportati all'ultimo piano dove le operaie stendevano i fogli di carta sui fili degli spanditoi ad asciugare. L'asciugatura aveva un tempo variabile in base alla stagione. Una volta asciutto il foglio di carta era sottoposto alla lisciatura del maglio e poi compattato con la pressa a questo punto il foglio era pronto per essere venduto
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 09-ICCD_MODI_4772519638271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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