Madonna del Pilerio. Madonna con Bambino

dipinto, 1250 - 1299

L'immagine, di tipo bizantino, si caratterizza per il Bambino che viene nutrito dal seno della Madre e dal velo rosso che elegantemente scende dal capo della Vergine. Nell'iconografia orientale, l'icona della Vergine che nutre al seno il Figlio, viene detta Galaktotrophousa. L'icona della Madonna del Pilerio è, dunque, primariamente, una icona Galaktotrophousa. La Vergine, con veste amaranto, indossa una tunica bianca, cuffia bianca e marphion azzurro; ritratta nell'atto di sostenere alla sua destra il Figlio, sorreggendolo con entrambe le mani. Il Bambino è abbigliato con tunica trasparente, stretta da doppia fascia rossa, il piccolo è descritto nell'atto di poppare, aggrappato al seno della Madre. L'aureola del Bambino è crociata di rosso, e decorata da medaglioni floreali; mentre quella della Vergine è ornata, ugualmente decorata in campo floreali, è impreziosita da dischi vitrei dorati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
    tavola/ intelaiatura/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Cattedrale di S. Maria Assunta
  • INDIRIZZO Piazza Duomo, Cosenza (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine della Madonna del Pilerio con probabilità è attestata nella Cattedrale cosentina a partire 1539-1541. La più antica citazione della tavola risalirebbe ad un atto notarile del 29 gennaio 1594, nel documento è ricordata una immagine della Vergine Maria in relazione ad una "altare del pilastro" nella Cattedrale di Cosenza ; in seguito l'immagine viene nuovamente citata in una annotazione nella Cronaca del Canonico Pietro Antonio Frugali dando notizie dello spostamento nel 1603 e della sua incoronazione nel 1607. L'immagine è fortemente legata al culto locale, è ritenuta una tavola miracolosa, è descritta come "Immagine greca devotissima" già dal Pacichelli nel 1695. La tradizione popolare lega a questa icona una serie di fatti prodigiosi, ad esempio il miracolo della liberazione della città dalla peste alla fine del XVI secolo, o ancora l' accordata protezione alla città in occasione dei terremoti del 1783 e del 12 febbraio del 1854. L'immagine, in seguito all'importante restauro operato nel 1976, è ritornata all'antico e originale aspetto.Il dipinto si è dunque mostrato come una importante opera della cultura artistica meridionale del XII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800000931
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2014
  • ISCRIZIONI in alto, a sinistra e a destra dell'aureola della Vergine - MR DNI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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