portale maggiore - ambito Italia meridionale (prima metà sec. XIV)

portale maggiore post 1300 - ante 1349

Il portale, a forma centinata leggermente acuta, presenta, dall’interno verso l’esterno, un motivo a tortiglioni lungo gli stipiti che diventa una fascia a “canne” sull’archivolto; una ghiera decorata con doppio motivo geometrico a zig-zag e, nella parte più esterna, un archivolto aggettante. Quest’ultimo poggiava su colonnine tortili sormontate da capitelli a decorazione vegetale, ad oggi non più presenti. Rimangono in situ il plinto quadrato ed il doppio toro che erano alla base delle colonnine. Sul concio della chiave di volta è scolpita una piccola croce in un tondo. Il capitello di sinistra presentava una grossa foglia centrale con profonda nervatura, crochets angolari e foglie aggettanti sui lati. Il capitello di destra mostrava un doppio giro di foglie e grossi boccioli al centro e agli angoli dai quali fuoriuscivano delle palmette

  • OGGETTO portale maggiore
  • MATERIA E TECNICA travertino/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Convento di Santa Maria degli Angeli
  • INDIRIZZO Strada Statale 93 per Rionero in Vulture, Atella (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera, posta oggi sul lato orientale dell’edificio, si trovava in origine sulla facciata occidentale. Il portale, in cattivo stato di conservazione, aggravato dalla situazione di abbandono che interessa il sito, è l’unica testimonianza medievale del complesso. Insieme alla bifora dell’ex-convento di Santo Spirito, secondo L. Derosa, può essere considerato una delle prime manifestazioni artistiche della città ed il prodotto di uno stesso ambiente artistico, anche dal punto di vista esecutivo, come sembra dimostrare il fatto che “alcune misure geometriche del motivo a zig-zag della finestra corrispondono a quelle del portale di Santa Maria degli Angeli” (cfr. scheda ministeriale n. 1700169023; Derosa L., in Dal Casale alla terra di Atella, 1996, p.130 n. 46). Il motivo a zig – zag si inserisce nella “ripresa di motivi aniconici tanto cara alla scultura meridionale e che potrebbe essere considerata uno dei leit-motiv della plastica decorativa delle nostre regioni”, la cui diffusione conosce “un momento di particolare successo soprattutto verso la fine del Duecento e nel corso del secolo successivo” (Derosa L., op. cit., pp. 131, 133). Il portale presenta nelle soluzioni decorative dei capitelli una forte plasticità, data dai contrasti chiaroscurali determinati dalla lavorazione della superficie lapidea, soprattutto per quanto riguarda gli elementi vegetali, quasi aniconici e ornamentali, e realizzati mediante profonde incisioni. Elementi che permettono di collocare il periodo di esecuzione del manufatto nella prima metà del XIV secolo (cfr. scheda ministeriale n. 1700169019). L. Derosa richiama quanto osservato dal Bertaux, secondo il quale le soluzioni decorative del portale di Santa Maria degli Angeli riprendono gli esempi del vicino castello di Lagopesole, come nel caso dei capitelli a crochets ai lati dell’arco d’ingresso (Derosa L., op. cit., pp. 125 - 133). L'archivolto esterno probabilmente è di un rimontaggio ottocentesco, come alcuni conci decorativi con motivo a zig-zag
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700169018
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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